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della stampa locale. I vecchi lampioni a gas veni-
''ano affiancati da meno pinore chi, ma più effi-
caci diffusori di luce, per essere, col tempo, defi-
nitivamente eliminati. Il 4 agosto
1894
il Comune
e la ocietà Parmense di Elettricità siglavano un
contratto decennale di concessione per la fornitu-
ra di energia sull'area comunale.
L 'Azienda Elettrica Comunale
Dopo la pubblìcazione della
Legge
sulle
Municipalizzazioni
del
23
marzo
1903
la Giunta
Municipale, nella sedu ta del 22 settembre
1904
proponeva di municipalizzare alla scadenza del
contratto in corso con la Società Parmense di
8.104
8.104 La sede dell'Azienda Elettrica Comunale in via Afe/Ioni,
aperta nel
1905,
con le caratteristiche mostrine in metallo e l'in-
segna sormontata dallo stemma comunale, in una immagine
sca/lata inlomo al
1905
(ASAMPS- VAGHI).
8.105
La
Centrale di San Paolo con un gruppo di motori a gas
povero impiegali per la produzione di e/ellricità e
i
pr.imi con-
l'erlilorf inii17CI immagine de/1908 (ASAMPS- VAGII!).
Eleuricità
·il
servizio dell'illuminazione eleflrica
e della distribuzione di energia elettrica a scopo
di
forza motrice•.
li
Consiglio Comunale nelle sedute del 5 ottobre
e del
19
novembre
1904.
udita la relazione del
tecnico incaricato Luigi Pacetti, deliberava con
l'approvazione unanime dei ven[lcmque
Con iglieri presenti l'assunzione dell'impianto e
dell'esercizio diretto del servizio dell'illuminazio-
ne elenrica a datare dal
l
o
luglio
1905;
approvava
il
progetto per il relativo impianto, compilato
dall'Ufficio Tecnico municipale del 2 settembre
1904;
decideva di provvedere i necessari mezzi
n1ediante contrazione di un mutuo di lire
453.000
con la Cassa Depositi e Prestiti alle condizioni sta-
bilite dalla legge
17
maggio
1900,
n.
173
e pari-
menti di eccedere il limite normale della sovrim-
posta per
il
servizio di questo mutuo.
La
pratica della municipalizzazione del serv1z1o
elettricità avrebbe seguito
il
suo corso e la
Commissione Reale
il
30
gennaio
1905
dava pare-
re favorevole. confermato dal
indet-
to fra i cittadini
il
12
marzo
1905,
che, con 1.864
favorevoli su
2.508
votanti, approvava definitiva-
mente la municipalizzazione dell'importante ser-
vizio pubblico e la costituzione dell'Azienda
Elettrica Comunale - AEC.
Il Comune poteva così riscattare l'impianto dalla
SPE e trasferire la vecchia Officina del Vescovado,
ormai insufficiente, nell'edificio dell'ex Convento
8.104
di San Paolo, proprio nell-a vasta nava ta della
sconsacrata chiesa di San Ludovico, trasformando
i macchinari e dando così inizio, con
il
luglio
1905,
al ervizio municipalizzato.
A dirigere l'Azienda veniva chiamato lo stesso ing.
ilva, che la guiderà per trent'anni fino al
29
ago-
sto
1934.
La
commissione amministratrice della
neonata AEC teneva la prima adunanza
il
22
luglio
1905
sottO la presidenza del Sindaco Mariotti.
Sfruttando modesti salti lungo i canali cittadini,
vennero costruite le centraline ''Burani",
"Raimondi" e "Molini Bassi", piccole officine con
impianti un po' traballanti e dal sapore quasi
arcaico instal.lace in vecchi mulini,
importanti
per la produzione di energia. Intanto nella ex
chiesa di San Lodovico la centralina a vapore
veniva sostituita con un più moderno complesso
di quattro generatori a gas povei·o della potenza
di
·150
cavalli ciascuno per corrente continua a
125
yolt e una batteria
di
accumulatori, in grado
di assicurare la regolarità .del servizio. Ma la
richiesta di energia era destinata a crescere pro-
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