PAR0559686_0001_d.pdf - page 209

più o meno impuro, un gas il/uminame che
mediante ripiegati tubi di ferro, a/Jraversando un
mezzo refrigerante, lvi deposìlerà i suoi più
pesanti componenti. quali sarebbero il catrame
minerale, e l'acqua ammoniacale se il carbonfos-
sile fosse la sostanza introdo!la nelle rilorte di
f erro fuso e rovente ne'forni dall'azione del coke,
ricavato dalle precedenti operazioni. Continuan-
do
il
suo cammino il gas illuminantepenetrerà in
un largo recipiente di ferro, nel quale troverassi
costretto et girare per vari sovrappostì strati di
calce estinta, onde liberarsi dalle materiejècciose e
p11zzolenti, per essere quindi il gas puro introdollo
ne' gasometri, o vaste campane metalliche sospese
e mobili, rovesciate entro vasche profonde ripiene
d'acq11a. Dal gazometro, ove riceve la conveniente
pressione, il gas illuminante viene ogni sera distri-
butto ne· vari tubi che serpeggiano per quelle con-
trade della città a cui
è
stato fin d 'ora destinato.
Ogni sera gli agenti della Direzione apriranno le
chiave/te che servono all'illuminazione dei fanali
o de' singoli abbonati delle botteghe, e case limi-
trofe, dai quali dato un giro de' propri apparati
mentre si accosta una fiammetta qualunque, si
ouerrà l'accensione perenne del gas, ed in poco
d 'ora vedrassi senza incomodi precedenti, succe-
dere limpida e chiara la luce, ed al giorno che
fuggì segttù'e, direm così, un giorno novello•.
Il problema della misura del consumo del gas
8.52
da parte degli utilizzatori si e ra posto fin dalle
prime esperienze di illuminazione. ln Inghilterra
e in Francia i primi brevetti per contatori risali-
vano addirittura agli inizi dell'Ottocento
e
nel
corso del secolo questi apparecchi registreranno
8.49 Una immagine databile al primo decennio del 1\'ovecelllo
dell'Officina del Gas, dopo l'acquisizione del sen·izio da
fXl11e
della Società C. Cremonesi
&
C.
La
foto, scattata dalla sommità
della Ban·iera San Barnaba (sulla destra si now
il
traliccio del-
l'elettricità) ci mostra
il
complesso co1t gli uffici, la ciminiera dei
forni e le stnlltttre del gasometro (ASAMPS- GAL).
8.50 L'Officina del Gas vista dal piazzale dellc1 Stazione
ilz
wta
cattoliua pubblicata da
P.
Comparone e spedita nel
1903
dal Conte
Giovcmni Sanvitale. Si nota la palazzina degli ufjìci prospellante
su via Trento e l'alta ciminiera dei forni. Sulla destra si scorge l'e-
dificio della Ban'iera.
In
primo piano il giardinello al71islanle la
Stazione ferroviaria. Non esislono ancora coslmzioni nell'isola/o
compreso tra ilpt'azzale e la stradaper Colomo (CP- GAL).
8.51
Augusl Klonne, Donmund, JY!!.Qva Officina a Ga_z per la
Cillèl di Parma per una produzione giornaliera di
15 000
m
1
di
gaz ed aumentabile a
30 000
m
1 •
Eliocopia blu,
19
giugno
1901,
Scala
1:100.
Si tra/la del progel!o di ampliamenlo e dì /rasfor-
mazione studiato dalla ditta tedesca Klònne su ìnca1'ico della
ocietà C. Cremonesi
&
C., concessiona1'ia del seroizio del gas.
L
'operazione non avrà compimento, in vinù de/l'illlenzione del
Comune di municipalizzare
il
seroizio (ASCPR, Mappe e disegni,
Il
cubo
(n .
i.}
-GAL).
8.52 Un antico contatore per la misurazione dei consumi di gas
datato al 1882. L'acqua riempiva metà del/'appttreccbìo percon-
sentire l'ingresso de/gas nella pane superiore allrcwerso
ww
val-
vola tem11a alla giusta apettura da/livello de/liquido.
Da
qui.
questo pene/rava attraverso un condono nella pane postel'iore
del contatore
-
ancb 'essa per metà immersa
-
dove
1111
glrcur/e
enlrcwa in rotazione sospinto dal gas in movimento ogui II'Olta
che se 11e determinava la fuoriusci/a al consumo. l giri compiu-
ti venivano
poi
trasmessi da una serie di mote den/ate ad un
tolalizzatore. dotato di scala graduata bianca e visibile
i11
cifro,
che Il registrava (ASAilllPS- GAL).
208
8.53
difa
&
c.
1...,199,200,201,202,203,204,205,206,207,208 210,211,212,213,214,215,216,217,218,219,...252
Powered by FlippingBook