Mezzadri_Impariamo il nostro dialetto - page 53

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che nelle fosse della nostra città, il ghiaccio giunse quasi alla grossezza di un
braccio, e se ne ordinò lo spezzettamento ai cittadini in una pertica per ogni
famiglia”.
Come si può vedere il famoso obbligo che Maria Luigia imponeva ai frontisti di
pulire le strade in caso di nevicate ha precedenti che vengono da lontano.
Recentemente, in occasione di una forte nevicata, parlavo con il barista di borgo delle
Colonne proprio di quell’obbligo tuttora in vigore, credo. Egli mi rispose che la cosa
non lo preoccupava perché lui, per spalare la neve, aspettava l’aiuto dei suoi due
fratelli. Gli ho chiesto chi fossero i suoi fratelli e la risposta è stata:
“Luj e agosst”
(luglio e agosto). Aggiunse poi che anche gli antichi insegnavano che
due tra le azioni più inutili che si possano fare sono:
“Masär la gèntaparchè tant lamóra da le”
e
“ fär la ròtta perchè tant lanéva la va
viada lè”.
Breve glossariodi parole ormai pocoutilizzate
abbaino luzròn - acciuga= anciovva - asparagi = sparoz - albicocca=muliäga
arcobaleno= arcbalèstor - barbabietole=bedrèva carrucola= sidéla - girino= testen
botol gnocchi - sgranfgnón - grattugia= razóra - tartaruga=bissa scudlära - quartodi
vino= fojètta - strofinaccio=boras - scoiattolo= sghirag’ - brace tizzone=borniza..
còrga= custodia del pollame -misóra=piccola falce amezza luna - gavél =pala per
il focolare.mansarén= scopinodi saggina - triggn=vasodi terracotta per i grassi. -
zov=giogo per buoi. triblón= strumento per battere il grano nell’aia.
ESERCIZIODILETTURA
PERSONAGGI PARMIGIANI
DODIBRUNO
“”
Cme vala inpensjón, Bruno?
"Bén,mo stamigh strajär la vóza, a s’ fa tant prést."
"E pär viadal pär via ?"
"Gnanca pu col lorètt".
Un collega rideva per la battuta eBruno lo rimbeccò:
"A t’ pól vansär äd riddor tant; a ca' tovva l' éunpés ch'a s' canta"Beatimorti".
(Famosa orazione funebre cui i parmigiani danno uno spiritoso senso figurato).
"Ti, a t’
pól dir dabón lapreghieradäl pensionè!"
"Cme éla?"
,
gli chiesi incuriosito.
"A t’ ringrassi almeSignór ch'a t’m'è castrè sénsa dolór"
C'è chi lo stuzzica:
"Bruno, è vera che al Castlètt amagnevov il ponghi ?"(Le pantegane).
"No, parchè agh séron afesionè; a s' gnäva su ragas insèmma".
Ormai lanciato sui vecchi tempi continua:
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