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La raccoltadi MarioScaramuzza.
MarioScaramuzza, originario di Fontanellato, hamesso assieme una corposa raccolta
di detti, proverbi e modi di dire sia in testo scritto che in audio (alcune migliaia). I
testi sono scritti in alfabeto fonetico, una grafia che utilizza caratteri speciali per
rendere ragione della pronuncia che nel “fontanellatese” ha suoni difficili da
rappresentare.
Il lavoro di Scaramuzza meriterebbe di trovare degli imitatori per i vari dialetti della
nostra provincia compreso quello di città. Egli mette a disposizione, di eventuali
interessati, la sua esperienza e il software dedicato che ha messo a punto con la
collaborazione di uno specialista del settore.
Gli esempi che seguono, tratti dalla sua raccolta, sono stati “tradotti” con la grafia
parmigiana.
-
L’aria fressca ‘dlamatén’na la fabénpar la cantén’na
.
Per tenere ben conservato il vino è necessario tenerlo al fresco. Ecco perché è utile
aprire porte e finestre della cantina al mattino presto, salvo poi richiuderle quando il
caldo inizia a farsi sentire.
-
Chi gh’àunbénp’r un vèrs, ‘d sicur al gh’à ‘n invèrs
.
Chi ha unbene per un verso, di sicuro avrà anche l’inverso.
-
Ancaal bodal Re al gh’à sól du coron.
Nessuno può domandare cose miracolose specialmente se si chiede di fare sforzi
sovrumani.
-
Coll ch’a bòjja in
-t-labrónzaal la sa sól al quärc.
La verità la può conoscere solamente chi vive o ha vissuto direttamente un
avvenimento.
-
L’é ‘méj un can ch’a baja che ‘n l
e
ớn ch’a dorma
.
Si è più sicuri con un guardiano vigile, anche se debole, che con uno forte ma
addormentato.
-
I gh’àn catè l’aqua in
-t-al lat.
Significa che l’hanno sorpreso in flagrante. Il detto nasce nel periodo in cui il latte
veniva venduto sfuso.
-
L’aquap’r imur, e ‘l vénp’r imurad
ó
r.
(di significato trasparente)
-
L’aqua la fa sud
ä
r, e ‘l vénal fa cant
är
.