bitodella sequenza fonica di una frase vada considerata un semicliticopiut-
tosto che una forma autonoma;
unaparolapuò far partedi dueblocchi diversi, a secondadegli elementi che
c)
vengonousati insiemeadessa, inquantoper ragioni di pronuncia i semiclitici
di un blocco (ovvero le parole accentate che si appoggiano ad un’altra) ten-
dono a non essere più di tre.
Alcuni esempi di blocchi fonici
103
.
Nell’ambitodelle frasi principali i blocchi più semplici aventi come testa il verbo
comprendono, oltre a questo, una forma del personale clitico con la funzione di sog-
getto ed eventualmente una opiù forme dei personali clitici con la funzione di com-
plemento oggetto (diretto o indiretto); la loro prominenza tonica coincide con
l’accento della forma verbale o, se il verbo è una forma perifrastica, con l’accento
del participio. Si illustraquesto tipodi blocco con alcune frasi, distinguendole in as-
sertive e interrogative.
Le frasi assertive hanno una curva intonazionale
104
con orientamento ascendente,
che raggiunge l’apice nella sillaba accentata, abbassandosi poi se a questa segue una
vocale atona. Esempi:
a’t al d
aà
g
“te lo do”,
a’t la d
aà
g
“te la do”,
al t’al d
à
“te lo
dà”,
al t’lad
à
“te ladà”,
a’t nind
aà
g
“tenedo”,
a’t l’ò^d
è
“te l’hodato”,
a’t l’ò^d
eè
da
“te l’hodata”,
a’t n’ò^d
è
“tenehodato”,
a’t l’èma^d
è
“te l’abbiamodato”,
a’t j’èma^d
è
“te li abbiamodati / te le abbiamodate”,
a’t n’èma^d
eè
di
“te ne abbiamodate”.
Una curva intonazionale analoga è usata pure in quelle frasi interrogative dirette
che, come in francese, vengono distinte dalle assertive corrispondenti per mezzo di
una diversa collocazione (postverbale anziché preverbale) delle forme pronominali
clitiche in funzione di soggetto; di conseguenza, il segno
?
usato nella scrittura non
rappresentaqui unacurva intonazionale“interrogativa”del tipodi quelladell’italiano,
ma indica semplicemente che si tratta di una domanda anziché di un’asserzione.
Esempi:
t’al d
aà
g’ja?
“te lo do?”,
t’la d
aà
g’ja?
“te la do?”,
t’al d
aà
’l?
“te lo dà?”,
t’la d
aà
’l?
“te la dà?”,
t’l’ò’ja^d
è
?
“te l’ho dato?”,
t’l’ò’ja^d
eè
da?
“te l’ho data?”,
t’l’èm’ja^d
è
?
“te l’abbiamo dato?”,
t’l’èm’ja^d
eè
da?
“te l’abbiamo data?”,
t’n’ò’ja^d
è
?
“te ne ho dato?”,
t’n’ò’ja^d
eè
da?
“te ne ho data?”. Nelle frasi interro-
gative con verbi impersonali denotanti fenomeni atmosferici, invece, la curva into-
nazionale ha peculiarità diverse, in quanto manca una forma pronominale clitica
posposta con funzione di soggetto: in questo caso si allunga la vocale accentata del
verbo sulla quale si sviluppa l’intonazione ascendente. Per finalità didattiche si con-
103
Si delineano qui gli aspetti essenziali di un fenomeno che verrà illustrato inmaniera
più completa nei capitoli che seguono.
104
Non si entrerànei dettagli inquanto il problemadelle intonazioni di fraseèmoltocom-
plesso e puòvenire approfondito soltanto con l’ausiliodi tecnologie adeguate; cf., per es., L.
Lukko-Vinchenzo,
FormenvonFragenundFunktionenvonFragesätzen
,Tübingen, 1988 (p.
3 e ss.), S. Uhmann,
Fokusphonologie,
Tübingen, 1991 (p. 11 e ss.).
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