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§ 2. Funzioni sintattiche
I nomi comuni funzionano come testa
117
(cioè elementoportante) nell’ambitodei
gruppi
118
nominali, esattamentecomequelli propri; senedifferenziano tuttaviaper il
fatto che normalmente soltanto essi reggono articoli, aggettivi o altri nomi,mentre i
nomi propri tendono ad essere usati come costituenti unici del gruppo nominale,
anche se nonmancano le eccezioni, come, per esempio, l’aggiunta dell’articolo de-
terminativo ai nomi propri di persona femminili in frasi quali
laMarìa l’é^riveèda
“Maria è arrivata”.Vi sonopure nomi usati isolatamente come interiezioni; si pensi,
per esempio al francesismo
conén!
“figuriamoci!”.
Gli articoli egli aggettivi possessivi, dimostrativi, indefiniti retti dai nomi comuni
ingruppi quali
al lìbor, un lìbor, sté^lìbor
“il libro, un libro, questo libro” funzionano
come specificatori
119
,mentregli aggettivi qualificativi comemodificatori
120
(perlopiù
restrittivi): i primi si rapportano al referente del nome, permettendo di stabilirne il
nesso con il contesto comunicativo oppure la sua consistenza numerica, come, per
es., in
acómpr’^al lìbor
“compero il libro”
acómpr’^un lìbor
“comperoun libro”;
i secondi precisano la semantica lessicaledel nome, restringendo in talmodo l’ambito
dell’insieme delle entità da questo denotato, come, per es.,
putén
“bambino”
bón^putén
“buon bambino”.
Gli specificatori e i modificatori dei nomi non vanno confusi con i complementi
chequesti possono reggere inconformitàallavalenzachehanno inambitodi sistema:
nomi come
putén
“bambino”,
càn
“cane”,
preéda
“pietra”,
lìbor
“libro” non preve-
dononessuncomplemento,mentrenomi d’agentecome
scritoór
“scrittore”,
venditoór
“venditore”, nomi d’azione come
distrusjón
“distruzione”,
podaduùra
“potatura” o
altri ancora come
peèdor
“padre”,
bontè
“bontà” possono reggere almeno un com-
plemento, riconducibileai “ruoli semantici”che si definirannonell’esamedel verbo;
cf., per es.,
venditoór
^
edmàchini
“venditoredi automobili”,
scritoór
^
edpoezìi
“scrit-
toredi poesie”,
distrusjón^di documént
“distruzionedei documenti”,
bontè^dal putén
“bontà del bambino”,
peèdr’^edZvaàn
“padre diGiovanni”
121
.
§ 3. Peculiaritàmorfologiche
I nomi comuni sono i cardini dellacategoriadel generegrammaticale, chenel dia-
117
Ingl.
Head
(cf., per es., I. Sag, T.Wasow, E. Bender,
SyntacticTheory,
Stanford, 2003,
2a ed., pp. 36-37),
118
Per ragioni di chiarezza espositiva si preferisce usare in tali casi il termine “gruppo”
(seguendoM.K.Halliday,
OnGrammar
[editedby J.Webster], London, 2002, p. 45) e riser-
vare il termine “frase” alle strutture sintattiche che si componogono di un verbo e dei suoi
complementi, compreso il soggetto.
119
Ingl.
specifier
(cf. Sag,Wasow, Bender., op. cit., p. 100).
120
Ingl.
modifier
(cf., per es. Sag,Wasow, Bender., op. cit., p. 98).
121
In questi esempi
edmàchini, ed poezìi, di documént
realizzano il ruolo semantico di
PAZIENTE,mentre
edZvaàn, dal putén
quello di TEMA.
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1...,40,41,42,43,44,45,46,47,48,49 51,52,53,54,55,56,57,58,59,60,...329
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