Tabelladelle singole forme e loro varianti
147
.
preverbali postverbali
primapersona
singolare m. e f.
a
148
-
ja.
ø
[cioè assenza di elementi fonici]
dinanzi a
vocale oppure dopo di essa
149
plurale
aj
(
/j
) dinanzi a
ò
“ho”/
èma
“abbiamo/
eèva
“avevo”/
eèvon
“avevamo”
150
/
eéra
“ero”
151
secondapersona
singolare m. e f.
at
152
-
t.
t
dinanzi a vocale e talora dopodi essa; nel
primo caso si scrive
t
’
153
te
dinanzi alle forme clitiche consonantiche
del complemento oggetto
154
plurale m. e f.
a
155
-
v
156
ø
[cioè assenza di elementi fonici]
dinanzi a
ø
[cioèassenzadi elementi fonici]
vocale oppure dopo di essa
157
. dopo formeverbali
condesinenza -
v
158
.
147
Va qui notato che tali forme non vengono usate nell’ambito delle frasi con verbo al-
l’imperativo; cf., per es.,
scrìva!
“scrivi!”,
scrivèma!
“scriviamo!”,
scrivì
“scrivete!”.
148
Continua lat.
ego
tramite le fasi intermedie
éo
e
io
, la secondadellequali èdocumentata
da
io
dell’italiano (cf. Lausberg , op. cit., vol 2°, p. 104). La formaatona
io
si èpoi indebolita
in
ja
, che si èconservata inambitopostverbale,mentredinanzi al verboèdivenuta
a
(Rohlfs,
op. cit., vol. 2°, p. 140). L’uso di
a
e
ja
è stato esteso per analogia al plurale.
149
Esempi:
cmé^faàg^sémpor
“come faccio sempre”/
cmé^fèma^sémpor
“come facciamo
sempre”,
ascólt
“ascolto”/
ascoltèma
“ascoltiamo”.
150
Esempio:
aj ò^sémpor^faàt^dal bén / aj èma^sémpor^faàt^dal bén
“ho sempre fattodel
bene / abbiamo sempre fatto del bene”;
cmé^j’ò^sémpor^faàt
“come ho sempre fatto”/
cmé^j’èma^sémpor^faàt
(/
cm’èma^sémpor^faàt
) “come abbiamo sempre fatto”.
151
Esempio:
aj eér’^espèrt / aj eérn’^espèrt
“eroesperto/ eravamoesperti”.Vanotatoche
si possono usare le varianti alternative
a seér’^espèrt
/
a seérn’^espèrt
(con forme inizianti
in
s
analogiche su
són
“sono” e
sèma
“siamo”).
152
L’elemento
t
continua lat.
tu:
la sua vocale iniziale
a
è analogica sul pronome di 1a
persona. Cf. Rohlfs, op. cit., vol. 2°, p. 141.
153
Esempi:
cmé^’t vèd
“come vedi”,
t’è^faàt^un pastìs
“hai combinato un pasticcio”.
154
Esempi:
te’t leév^bonoóra
“ti alzi presto”,
te’m fè^sémpor^di regaàl
(/
at me
fè^sémpor^di regaàl
) “mi fai sempre dei regali”. Nei testi letterari del secolo scorso
te
viene
usata pure dinanzi a verbi che iniziano con
s
+ consonante; cf., per es.,
te schiìv
“eviti” (R.
Pezzani), cui oggi si preferisce
at schiìv
.
155
Questa forma si spiega come estensione analogica della forma del pronome di 1a per-
sona (cf. Rohlfs, op. cit., vol. 2°, pp. 142-143).
156
Continua lat.
vos
tramiteuna fase
vu
, che si conservanella forma
vueètor
del pronome
tonico di prima persona plurale. Trovandosi in posizione proclitica,
vu
si è poi ridotta a
v.
157
Esempi:
cmé^feèvov^sémpor
“come facevate sempre”,
andeèvov
“andavate”.
158
Esempio:
andeèvov a cà°?
/
andeèvv’^a cà°?
“andavate a casa?”.
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