-mla -mela
-mja -meli,-mele
-sol -celo
-sla -cela
-sja -celi, -cele
-tol -telo
-tla -tela
-tja -teli, -tele
-vol -velo
-vla -vela
-vja -veli, -vele
-ghol -glielo
-ghla -gliela
-ghja -glieli, -gliele
(riflessivo
195
)
-sol
-selo
-sla -sela
-sja -seli, -sele
Le forme preverbali
Nell’ambito della frase si possono usare sia singole forme pronominali atone del
complementooggetto (direttoo indiretto) sia sequenzedi due formeatone, nellequali
la prima ha la funzione di oggetto indiretto, mentre la seconda (limitata alla 3a per-
sona) quelladi oggettodiretto
196
. Le forme singolee la seconda formadelle sequenze
sono sempre seguite immediatamente dal verbo, il cui fonema iniziale condiziona la
scelta di varianti diverse.
Se il verbo inizia in vocale, non si deve tener conto delle parole che precedono
immediatamente i clitici del complemento oggetto: quando il clitico è uno solo, si
usano le forme
m, s, t, v, gh
e quelle sincopate
l’, j’
, mentre per le sequenze di due
clitici si usano le forme
m l’, m j’, s l’, s j’, t l’, t j’, v l’, v j’, gh l’, gh j’.
Esempi:
at
m’è^dè
“mi hai dato” ≈
m’è’t^dè?
“mi hai dato?”,
i s’àn^scrìt
“ci hanno scritto” ≈
s’àn’i^scrìt?
“ci hanno scritto?”,
a l’èma^vìsta
“l’abbiamo vista” ≈
l’èm’ja^vìsta?
“l’abbiamo vista?”,
i t’l’àn^dè
“te l’hanno dato” ≈
t’l’àn’i^dè?
“te l’hanno dato?”,
a’t j’arvìma
“te li/le apriamo” ≈
t’j’arvìm’ja?
“te li/le apriamo?”.
Se invece il verbo inizia inconsonante, si deve tener contoanchedelleparoleche
precedono immediatamente i clitici del complementooggetto. Visto chedellanega-
195
E’ limitato alle frasi con verbo all’infinito.
196
L’ordine è differente nei rari casi nei quali si ha un obliquo anziché un complemento
oggetto indiretto; cf., per es.,
al’sghemèta^cóntra
“gli simettecontro”,
al’sgh’é^mìs^cóntra
“gli si èmesso contro”.
53