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I lessemi atoni sonoquattro, vistoche rientra traessi anche il clitico riflessivo, usato
per segnalare la coreferenzialità (ovvero l’identità del riferimento) con un nome o un
pronomedi terzapersona nell’ambitodellamedesima frase
144
; adeccezionedel lessema
riflessivo, che ha una sola forma esprimente le funzioni sintattico-relazionali di com-
plementooggetto, essihannononmenodidue formedistinte,unadellequali èutilizzata
per esprimere la funzione di soggetto. I lessemi tonici sono tre e ciascuna delle loro
forme esprime, più spesso con l’ausiliodi preposizioni, tutte le funzioni sintattiche.
Un tale sistemaèabbastanzadiversodaquellodella lingua italiana, incuimancano
forme atone per la funzione di soggetto e i lessemi tonici hanno forme differenti per
le funzioni di soggetto e di complemento oggetto. Si possono rappresentare tali dif-
ferenzecon lo schemache segue, prendendocomeesempio il pronomedi primaper-
sona singolare:
Lessema tonico Lessema atono
dialetto italiano dialetto italiano
soggetto
ìo a
-
complemento
mè me
(
/mo/m
)
mi
(
/me
)
Esempi:
a vaàg
≈ it.
vado,mì a vaàg
≈ it.
io vado, i vèdonmì
≈ it.
vedonome, i’m
dàn
≈ it.
mi danno, i’m vèdon
≈ it.
mi vedono, dà’mo’l!
≈ it.
dammelo!
§ 1a. Lessemi atoni, parteprima.
Forme con la funzionedi soggetto
145
Vanotata l’ampiadiffusionedi
a
nelle formepreverbali: può fungeredapronome
di 1apersona singolare eplurale, di 2apersonaplurale, di 3apersona singolare indi-
stinta, oltre che da “appoggio” vocalico nelle forme
at
(2a pers. sing.) e
al
(3a pers.
sing.masch.).Lapolisemiadi
a
146
vienedisambiguatagraziealledesinenzedel verbo
da cui dipende.
144
Va aggiunta la precisazione che questo nome o pronome deve dominare il riflessivo
nell’ambito della struttura argomentale del verbo.
145
Il problema di queste forme e dei fenomeni sintattici ad esse legati si inserisce in un
quadrogeneralenoto, cui sonodedicatenumerose ricerche, perlopiù condotte secondo teorie
di stampo chomskiano, che non sono condivise dall’autore di questa grammatica; tra i lavori
più recenti si possono ricordareC. Poletto,
TheHigherFunctionalField. Evidence fromNor-
thern ItalianDialects
, Oxford, 2000 (particolarm. p. 11 e ss.),A. Cardinaletti &L. Repetti,
Proclitic vs enclitic pronouns in northern Italian dialects and the null-subject
, inAA.VV.,
Syntactic Variation: TheDialects of Italy
, Oxford, 2010 (pp. 119-134). Per quanto riguarda
una spiegazione del fenomeno in una prospettiva storica, cf. J. Haiman,
FromV/2 to Subject
CliticsEvidence fromNorthern Italian
, inAA.VV.,
Approaches toGrammaticalisation
,Am-
sterdam, 1992 (vol. 2, p. 147 e ss.), Loporcaro, op. cit., pp. 90-91.
146
Essa non riguarda ovviamente i casi nei quali
a
è un semplice “appoggio” vocalico,
vuoto dal punto di vista semantico.
44
1...,47,48,49,50,51,52,53,54,55,56 58,59,60,61,62,63,64,65,66,67,...329
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