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còst
(
e
) usato come soggetto di frasi esprimenti una relazione di identità sia per
còl
utilizzato come “appoggio” del pronome relativo
che.
Esempi della funzione anafo-
rica:
còsta l’é^na sjochèsa
“questa è una sciocchezza”,
còsta l’é^beéla
221
“questa è
bella” (daconfrontarecon
còsta^chì l’é^beéla
“questa [donna] èbella”),
còsti j én^dil
baàli
“queste sono frottole”,
còj ch’a peèga, i riìvon dmàn
“coloro che pagano arri-
vano domani”,
a riìva dmàn còj^ch’a peèga
“arrivano domani quelli che pagano”,
fàa còl^ch’a’t dìg!
“fa ciò che ti dico!”.
Per le ragioni oraviste, si tendeadesplicitare la funzionedeitticadei dimostrativi
aggiungendoun avverbiodi luogo (
chì
“qui”,
“lì”/
“là”) in funzione di loromo-
dificatore. Si ottengonocosì i gruppi idiomatici
còst
(
e
)
^
chì
“questo” (
còsta^chì
“que-
sta”,
còsti^chì
“questi, queste”),
còl
^
“questo/ codesto” (
còla^lì
“questa/ codesta”,
còj^lì
“questi/codesti”,
còli^lì
“queste/codeste”),
còl
^
“quello” (
còla^là
“quella”,
còj^là
“quelli”,
còli^là
“quelle”), nei quali il primoelemento si appoggiaal secondo,
diventando un semiclitico: nel dialetto parmigiano odierno essi vengono utilizzati
molto più spesso dei soli dimostrativi.
Il dialettoparmigiano esprime la deissi anche permezzodi gruppi idiomatici co-
stituiti dall’avverbio di luogo
chì
“qui” oppure
“là” e da una forma di 3a persona
del pronome tonico, alla quale l’avverbio s’appoggia. Questi gruppi, che vengono
usati per riferirsi ai soli esseri umani, sono:
chì
^
“questo/ costui” (
chì^lè
“questa/
costei”,
chì^loór
“questi, queste/ costoro”) e
^
“quello” (
là^lè
“quella”,
là^loór
“quelli/ quelle”). Esempio:
vèdo’t chì^lù?
“vedi costui?”.
§ 3. I segni della classedel pronome interrogativo
Il lessema più importante di questa classe è
chì
222
, che ha un uso analogo a it.
chi,
di cui è l’esatto equivalente: con esso si chiede di fornire informazioni al fine
di identificareun individuo (/gruppodi individui) chevienepresentato senza fornire
alcundettaglio.Nelle interrogative, direttee indirette,
chi
tendeadoccupare laprima
posizione perché segnala l’elemento saliente della frase dal punto di vista comuni-
cativo; puòesserepreceduto soltantodaunapreposizionecheesprima il suo rapporto
di dipendenza dal verbo. Non è precedutoda una proposizione sia quando funziona
come soggettoo come complementooggettodiretto sia quando compare nelle frasi
con verbo
ésor
esprimente un rapporto di identità, nelle quali esso funziona come
obliquopiuttosto che come soggetto enon condizionadunque la sceltadel pronome
personale clitico del soggetto posposto al verbo. Esempi:
chì^veén^con mì
? “chi
viene conme?”,
chì^è’t^vìst?
“chi hai visto?”,
chì eé’l?
“chi è (lui)?”,
chì eé’la
“chi
è (lei)?”,
con chì^veéno’l?
“con chi viene?”,
a’n sò^miìga con chì^’l veén
“non so
con chi venga”.
221
Come si può vedere, il dimostrativo in funzione di soggetto coesiste con un pronome
atono di terza persona nellamedesima funzione.
222
Risalea
qui
del latinovolgare, rifacimentodi lat.
quis
(cf.Rohlfs, op. cit., vol. 2°, p. 198).
60
1...,63,64,65,66,67,68,69,70,71,72 74,75,76,77,78,79,80,81,82,83,...329
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