Osservazioni conclusive
I clitici in funzionedi complementooggetto (direttoo indiretto) rientrano senz’al-
tronel nucleodella frase, aprescinderedal fattoche il verbodal qualedipendono sia
una forma finitaoun infinito; diversamentedaquantoavvieneper i clitici con la fun-
zione di soggetto, essi non sono elementi obbligatori per esprimere il complemento
oggetto (diretto o indiretto), visto che alternano con nomi (/pronomi tonici).
Per esigenze comunicative particolari si può segnalare un referente permezzo di
due segni diversi aventi lamedesima funzione sintattica
199
: un pronome clitico e un
nome (/pronome tonico). Sequestogravitanell’areadel nucleodella frase, uno stacco
dalla durataminima lo separa dal clitico, come, per es. nella frase
Zvaàn i l’àn^vìst
jeér
“Giovanni l’hannovisto ieri”, la cui semanticanondifferiscemoltodaquelladi
j àn^vìst^Zvaàn jeér
“hannovistoGiovanni ieri”; se è inveceun elementodistaccato
(a sinistra o a destra) della frase, viene separato dal nucleo per mezzo di una pausa
più lunga (rappresentata in questa grammatica con una virgola) e inoltre la vocale
della sua sillabaaccentata tendeadavereun’intonazioneascendenteallungata, come,
per es., nella frase
i l’àn^vìst jeér, Zvaàn°
“l’hanno visto ieri, Giovanni”.
§ 1c. Un’appendice ai pronomi personali atoni: il clitico
ni
200
Si esamina il clitico
ni
“ne”aquestopuntoperchéèun segnoatonochevienecol-
locato nella frase secondo schemi analoghi a quelli visti per le forme pronominali
clitiche di terza persona con la funzione di complemento oggetto diretto. Segue o
precede il verbo reggente secondo i principi stabiliti per queste, condividendo con
esse la peculiarità di essere collocatodopo eventuali forme pronominali clitiche con
la funzione di complemento oggetto indiretto
201
.
Tabelladelle sue forme
uso preverbale uso postverbale
n
202
dinanzi a verbo iniziante in vocale, a cui si appoggia
-ni
in
e
nin
[=
n
+
in
] dinanzi a verbo che inizia in consonante:
in
dopo clitico consonantico appoggiato ad essa,
nin
dopocliticoconsonanticononappoggiatoadessa,
dopo vocale oppure in posizione iniziale di frase
199
Del fenomeno si tratta alle pp. 233-237 e 240.
200
Ha lamedesima origine di it.
ne
: entrambi derivano dall’avverbio
inde
del latino (cf.
(cf. Lausberg, op. cit., vol. 2°, p. 135).
201
La sintassi di questo clitico presenta peculiarità comuni ad altri dialetti dell’Italia set-
tentrionale, riguardoallequali cf.N. Panello,
I clitici locativoepartitivonellevarietà italiane
settentrionale
, in “Quaderni di lavoroASIt”, nr. 4 (2004), pp. 45 e ss. Pubblicato in internet
nel sito
.
202
Inunaprospettiva storica levarianti
ni
e
in
possono essere considerateduediversi svi-
luppi fonetici di lat.
inde
.Quantopoi allavariante
nin
, la si può considerare il risultatodi una
contaminazione tra
ni
e
in.
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