Quantopoi ai nomi introdotti da una preposizione e dipendenti da un altronome,
essi denotano un tipo di materia o, al limite, un ambito disciplinare e hanno la fun-
zione sintattica di modificatori, segnalata più spesso per mezzo della preposizione
ed
. Esempi:
maàja^’d laàna
“maglia di lana”,
sachèt^ed plàstica
“sacchetto di pla-
stica”,
lìbr’^edmatemàtica
“libro dimatematica”.
Vi sono infinenomi non introdotti dapreposizioni, cheperlopiùdenotanouna rei-
ficazioneehanno la funzione sintatticadi complementooggettodirettodel verbo
feèr
“fare” (con il significatodi “causare”); cf., per es.,
a faàg^schiìfo
“faccio schifo”,
al
fà^blètog
“fa solletico”.
Osservazione conclusiva
. L’uso dei nomi non accompagnati né da articoli, né da
dimostrativi, né da altri specificatori, esaminato in questo paragrafo, presenta affinità
evidenti con il fenomeno noto come “incorporazione nominale”, che assume un’im-
portanza particolare in lingue quali il groenlandese
610
: il nome forma con l’elemento
reggenteun’espressioneparzialmente idiomaticache ilparlantememorizzaalparidelle
parole singole edusa “automaticamente” come se fosseun solo elemento lessicale.
§ 1c. Limitazioni dell’uso di articoli e dimostrativi in àmbiti con altri speci-
ficatori
Gli articoli e i dimostrativi nonvengonousati connomi aventi come specificatori
gli interrogativi
che
o
cuànt
oppure gli aggettivi indefiniti
oògni
,
sèrt
e
gnàn un
cf.,
per es.,
che fésta^eé’ladmàn?“
che festaèdomani?”,
cuànt^peér t’àn’i^dè?
“quante
pere ti hannodato?”,
oògni^ragaàs
“ogni ragazzo”,
gnàn^unputén
“nessunbambino”,
gnàn^nadòna
“nessunadonna”,
sèrt^putén
“certi bambini”,
sèrti^dòni
“certedonne”.
L’uso è limitato all’articolo indeterminativo quando i nomi reggono l’aggettivo
indefinito
cuèlc
o il sintagma
bàsta^ch’
(
a
)
sìa,
equivalente di it.
qualsiasi
.
L’articolo indeterminativo collocato dinanzi a
cuèlc
forma con esso un gruppo
idiomatico, divenendoun elementoquasi “pleonastico”, la cui funzione semantica è
bendiversadaquellanonanaforicachehadi solito; cf., per es.,
dàa’muncuèlc^centé!
“dammi qualche soldo!”,
dàa’m na cuèlca^sreéza!
“dammi qualche ciliegia!”.
Quantopoi ai nomi conmodificatore
bàsta^ch’
(
a
)
sìa
, che li segue sempre, si usa
l’articolo indeterminativo se essi sonodi numero singolare,ma il gruppo idiomatico
di/ dil
, se sonodi numeroplurale e nonvengonoquantificati permezzodi unnume-
rale cardinale. Costruzioni tipiche di
bàsta^ch’
(
a
)
sìa
:
articolo indeterminativo
+
nome
(sing.) +
bàsta^ch’
(
a
)
sìa
;
esempi:
n’arloój bàsta^ch’
(
a
)
sìa al còsta^poòc
“un orologio qualsiasi costa
poco”,
alm’à^regalènapènabàsta^ch’
(
a
)
sìa
“mi ha regalatounapennaqualsiasi”.
610
Cf., per es.,M.Mithun,
On theNatureofNoun Incorporation
, in“Language”62 (1986),
pp. 32-37, J.M. Sadok,
Noun incorporation inGreenlandic: ACase of SyntacticWordFor-
mation
, in “Language” 56 (1980), pp. 300-319.
187