Per riferirsi poi ad un gruppo comprendente due o più individui con unmedesimo
cognome, si deve usare la costruzione
articolo determinativo
(plur.) +
cognome
. Se
l’insiemecomprendealmenounmaschio, viene scelta la formadimaschilepluraledel-
l’articolo; se inveceessosi componedi sole femmine,vieneusata la formadi femminile
pluraledell’articolo, e ilmorfo
-a
aggiuntoal cognomeal singolareviene sostituitocon
-i
;esempi:
iFerèri
“iFerrari”,
iMiclén
“iMichelini”,
iGrignafén
“Grignaffini”,
ilFerèri
“leFerrari”,
ilMicléⁿni
“leMichelini”,
ilGrignaféⁿni
“leGrignaffini”
§ 3. Imodificatori dei nomi comuni
§ 3a.Gli aggettivi qualificativi
Imodificatori del nome più importanti sonogli aggettivi qualificativi, che hanno
in primo luogo una funzione denominabile attributiva: come si è detto nel 2° capi-
tolo
615
, essi precisano la semantica lessicaledel nome reggente, prescindendoperlopiù
dal suo uso nella comunicazione.
Presentando le costruzioni con gli aggettivi qualificativi, che concordano con il
nome reggente in genere e numero, si deve notare che l’ordine
nome
+
aggettivo
qualificativo
è l’unicoammessoquandounaggettivoèusato insiemeaparole in fun-
zionedi suoi complementi; esempi:
scàtlapjéⁿna^’d tarabaàcli
“scatolapienadi cian-
frusaglie”,
coòza fàcila^da feèr
“cosa facile da fare”,
sartoór zvèlt^int al sò^lavoór
“sarto svelto nel suo lavoro”: l’ordine
aggettivo qualificativo + nome
+
comple-
mento dell’aggettivo qualificativo
è inaccettabile perché il nome si interporrebbe
tra l’aggettivo e il suo complemento, mentre quello
aggettivoqualificativo+ com-
plementodell’aggettivoqualificativo+nome
(oppure
complementodell’aggettivo
qualificativo+aggettivoqualificativo+nome
) non è normale, inquanto imodifi-
catori del nome vengono posti dinanzi ad esso soltanto quando si realizzano per
mezzodi elementi brevi, perlopiù comprendenti una singola parola. Per tale ragione
pure le coppie di aggettivi qualificativi coordinati tendono ad essere poste dopo il
nome reggente; esempi:
ragaàsabeéla ebreèva
“ragazzabella ebrava”,
cà^picéⁿna,
mo beéla
“casa piccola,ma bella”.
Eccettuati i casi ora visti, sono ammesse in linea di principio entrambe le dispo-
sizioni (prenominaleepostnominale),Tuttaviaquella
nome
+
aggettivoqualificativo
è più spesso l’opzione preferita, venendo evitate sequenze quali, per es.,
mèrs peér
“marcia pera”,
fàcil cómpit
“facile compito”,
ròsa cà
“rossa casa”,
sjoòc ragaàs
“sciocco ragazzo”,
pjén veèz
“pieno vaso”.
La disposizione
aggettivo qualificativo
+
nome
è l’unica alternativa possibile
per l’aggettivo
pòvor
“povero” [= sfortunato, infelice], che si oppone a
povrèt
“po-
vero” [senza soldi], il quale tende invece ad essere collocatodopo il nome reggente;
esempi:
còl^pòvor^ragaàs al voól^jutè
“quel povero ragazzo deve essere aiutato”,
615
Cf le pp. 72-73.
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