nome reggente, il nome dipendente da
senza
non può avere comemodificatore l’ar-
ticolo indeterminativo: in una frase quale
un invaàlid sénsa na màn
“un invalido
senzaunamano” lo specificatoredi
màn
èunnumeralecardinalepiuttostounarticolo.
Connomedipendenteda
senza
si puòusare l’articolodeterminativoononusarlo af-
fatto, a scelta del parlante; cf., per es.,
taàsa^sénsa^’lmànog
(/
sénsa^mànog
) “tazza
senza ilmanico (/senzamanico)”,
cafè^sensa^la sćiùma
(
/sénsa^sćiùma
) “caffè senza
la schiuma (/senza schiuma)”,
ragaàs^sénsa’l^capeél
(
/sénsa^capeél
) “ragazzo senza
il cappello (/senza cappello)”.
Quandopoi il nomedipendentedenotaqualità spirituali, l’articolononvienemai
usato; cf., per es.,
parsóⁿna^sénsa^criteéri
“persona senza buon senso”.
Si possono formare costruzioni analoghe utilizzando i connettori preposizionali
che esprimono relazioni di luogo o di tempo. Ecco qualche esempio al riguardo:
cà^atàc’^ala streèda
“casavicinoalla strada”,
nì^insìm’^alapjànta
“nido sull’albero”,
seéza^datórna^ala cà
“siepe intorno alla casa”,
spontén^prìm’^ed séⁿna
“spuntino
prima di cena”.
§ 3d. Le frasi relative
Quelle introdottedal pronome
che
(lepiùusuali) sonocollocatedopo il nomeche
modificano: possono seguirlo immediatamenteoessere separatedaaltrimodificatori
del nome (aggettivi qualificativi ogruppi nominali retti daunapreposizione) cheven-
gano posposti ad esso; esempi:
la cà ch’l’à^comprè
“la casa che ha comperato”,
la
cà^noóvach’l’à^comprè
“lacasanuovachehacomperato”,
la stàtua^’dgèsch’l’è^in
ceéza
“la statua di gesso che è in chiesa”.
Le relative introdotteda
che
vengonousatepurenell’ambitodelle frasi esclamative
nelle quali si vuolemettere in primo piano dal punto di vista sintattico il gruppo no-
minale contenente l’aggettivo “interrogativo”
che
o
cuànt,
che è l’elemento focale
dell’esclamazione, “declassando” il verbo a costituentedi una frase relativa cheha la
funzione di modificatore della testa (cioè del nome) del gruppo nominale
621
; cf., per
es.,
che zbaàli
ch
’at è^faàt!
“che errori hai fatto!”,
cuànt^ragaàs
ch
’é^’drè^riveèr!
“quanti ragazzi stanno arrivando!”. Questa costruzione è favorita indubbiamente dal
fatto che più spesso le frasi esclamative si compongono soltanto di gruppi nominali
contenenti unaggettivo“interrogativo”quali, per es.,
chemàchina!
“cheautomobile!”,
che beéla^màchina!
“che bellamacchina”,
cuànti^màchini!
“quante automobili!”.
Degnodi nota è il fatto che il dialettoparmigianononusa il pronome relativo
che
in dipendenza da preposizioni, sicchè non ammette costruzioni come it.
il coltello
con cui ho tagliato il salame
,
il libro del qualemi hai parlato
, ma utilizza piuttosto
621
Questa spiegazioneè indubbiamentepiù semplicedi quelladi stampochomskianopro-
postadaR.Zanuttini eP. Portnerperun fenomenoanalogodel dialettopadovano (cf. l’articolo
The Caracterization of exclamative Clauses in Paduan
, in “Language” 76 (2000), pp. 123-
132).
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