én^pù^còmdi
“le tazze con ilmanico sonopiù comode”),ma anche per quelle con le
quali si fa riferimento avicendeparticolari; cf., per es.,
la taàsa^colmànog l’é^int al
zdeél
619
“la tazza con ilmanico è nel secchio”≈
a sérc na taàsa^colmànog
620
“cerco
una tazza con il manico”,
a sérc na taàsa^col mànog
^
griìz
“cerco una tazza con il
manico grigio”,
al voól un cafè^con la sćiùma
“vuole un caffè con la schiuma”,
la
taàsa^condù^mànog l’é^int al zdeél
“la tazza conduemanici ènel secchio”≈
a sérc
na taàsa^condù^mànog
“cercouna tazzaconduemanici”.L’articolo indeterminativo
è usato soltanto nell’espressione idiomatica
un gràn
, che significa “molto”; cf, per
es.,
al voól un cafè^con na gràn^sćiùma
“vuole un caffè conmolta schiuma”.
Riguardoallepeculiaritàaccidentali, vannodistinti innanzitutto i casi nei quali l’in-
tera costruzione è usata per riferirsi ad individui/ oggetti noti sulla base del contesto:
il nome dipendente dalla preposizione
con
può reggere come specificatore l’articolo
determinativoo, al limite, unnumeralecardinale,manon l’articolo indeterminativoo
un dimostrativo; cf., per es.,
aj ò^salutè al ragaàs^col bonèt^dal Pèrma
“ho salutato
il ragazzocon il berrettodelParma”,
al ragaàs^col bòtli l’é^gnùànc’^incò
“il ragazzo
con i foruncoli èvenutoancheoggi”,
dàa’mal lìbor^con lacuartéⁿna^griìza!
“dammi
il libro con la copertina grigia!”. Se invece gli individui/ oggetti cui si fa riferimento
non sononoti, le sceltevarianoa secondadel fattoche il nome introdottoda
con
denoti
tipi di oggetti oppure oggetti concreti: quando denota tipi di oggetti, si usa l’articolo
determinativo, come, per es., nelle frasi
aj ò^vìst un ragaàs^col bonèt^dal Pèrma
“ho
visto un ragazzo con il berretto del Parma”,
a’gh eéra dla gràn^génta^con la
bèrba^lónga
“c’eramoltagentecon labarba lunga”,
a sércvón^con lamàchina
“cerco
unocon l’automobile [=cheabbia l’automobile]”); quando invecedenotaoggetti con-
creti, si usa l’articolo indeterminativo, come, per es., nelle frasi
é
^
gnùun ragaàs^con
un fagoòt
“è venuto un ragazzo con un fagotto”,
aj ò^incontrè na dòna^con un ca-
peél^niìgor
“ho incontratouna donna conun cappellonero”.
Quando poi il gruppo nominale denota qualità spirituali, si tende ad usare come
specificatori
dal / dla
(singolare),
di
/
dili
(plurale) ogli indefiniti (inparticolare
poòc,
tànt
); esempi:
parsóⁿna^con dal criteéri
“persona di buon senso”,
parsóⁿna^con di
difeét
(/
con tànt^difeét
) “persona con dei difetti (/conmolti difetti)”,
parsóⁿna^con
poòca^conisjón
“persona con poco cervello”.
Nella costruzione
nome reggente
+
sénsa
+ nome
il connettore
sénsa
segnala
che le entità denotate con il nome reggente sono prive delle peculiarità intrinseche
oppureaccidentali cui si fa riferimentocon il nomechedipendeda
sénsa
. Poichécon
questo connettore si esclude la presenza di peculiarità che conoscenze di carattere
generale o informazioni condivise indurrebbero ad attribuire all’entità denotata dal
619
La frase alternativa
la taàsa con^unmànog l’é^int al zdeél
significapiuttosto “la tazza
con un solomanico, è nel secchio”:
un
è qui un numerale.
620
La frase alternativa
a sérc na taàsa^conunmànog
significa piuttosto “cercouna tazza
con un solomanico”.
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