2. Le costruzioni degli aggettivi
§ 1. Imodificatori degli aggettivi
I lessemi aggettivali possono avere come modificatori (restrittivi) avverbi che
esprimonogradi diversi di intensità:
pù
“più”,
meéno
“meno”,
bombén
“molto, assai”,
pràn
“molto”,
tànt
“tanto”,
acsì
“così, tanto”,
poòc
“poco”. Questi avverbi vengono
collocati vicino all’aggettivodal quale dipendono:
bombén
lo segue,mentre tutti gli
altri lo precedono. Esempi della disposizione degli avverbi:
un putén^beél^bombén
“un bambinomolto bello”,
un putén^pù
(/
meéno
,
pràn, taànt, acsì, poòc
)
beél
“un
bambino più (/molto, tanto, così, poco) bello”.
L’avverbio
bombén
serve a formare il superlativo assolutodell’aggettivo,mentre
pù
il superlativo relativo e il comparativo di maggioranza. Il gruppo
pù
+ aggettivo
esprimente il superlativo relativopuò reggereunmodificatore (restrittivo), cheviene
introdotto per mezzo della preposizione
ed
, esattamente come in italiano; esempio:
al ragaàs^pù^breèv ed tùti
“il ragazzo più bravo di tutti”.
Quando il gruppo
pù
+ aggettivo esprime il comparativo, ilmodificatore (restrit-
tivo), denominato secondo termine di paragone, viene introdotto invece per mezzo
della congiunzione
che
, come, per es., nella frase
un ragaàs^pù^breèv che chj eètor
“un ragazzopiùbravodegli altri”. La congiunzione
che
si usa anche per il compara-
tivodiminoranza, chevieneespressocon l’ausiliodelmodificatore
meéno
; esempio:
un ragaàsmeéno^breèv che chj eètor
“un ragazzomeno bravo degli altri”.
La medesima congiunzione
che
introduce anche i modificatori (esprimenti una
conseguenza) chedipendonodacostruzioni formateda
tànt
(/
acsì
)+aggettivo; esem-
pio:
un ragaàs^tànt
(/
acsì
)^
breèv che tùt ì’gh voólon^bén
“un ragazzo così bravoda
farsi voler bene da tutti”.
Come si è detto sopra, i lessemi esprimenti qualità/proprietà transitorie possono
avere comemodificatori anche altri avverbi, quali
sémpor
“sempre”
, meèj
“mai”
, an-
còra
“ancora”; esempi:
un ragaàs^sémpor^stùf
“un ragazzo sempre stanco”,
un
càn^meèj^saàsi
“uncanemai sazio”,
napjànta^’ncòra^vérda
“unalberoancoraverde”.
§ 2.Gli attanti degli aggettivi
Vi sono lessemi aggettivali che reggonoun complemento. Si pensi, per es., a co-
struzioni come
favorévol a
“favorevole a (= che favorisce)” e
nojoóz par
“noioso
per (= che annoia)”, il cui ruolo semantico (BENEFICIARIO per la prima, PA-
ZIENTEper la seconda) è evidente; esempi:
naparsóⁿna favorévola^aj amiìg
“una
persona favorevole agli amici”,
namuzìca nojoóza^pr’i spetatoór
“unamusica no-
iosa per gli spettatori”. Il ruolo semantico di BENEFICIARIO (/ PAZIENTE) può
essere realizzato pure per mezzo della preposizione
con
; cf., per es., nel sintagma
un ragaàs gentiìl^con tùti
“un ragazzogentile con tutti (=un ragazzo che tratta tutti
gentilmente”).
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