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Con
penseèr
“pensare”
776
,
ritgniìr
“ritenere”,
crèdor
“credere”, usati con costru-
zioni in funzionedi complementooggetto introdotteda
che
(converbo finito) oda
di
(con formaverbaledi infinito), si presentano inveceopinioni del soggettoconsiderate
aprescinderedal loro rapporto con la realtà: l’ultimo si differenziadai primi dueper
il fattochedenotapiù spessoun’opinionebasata su racconti di altri piuttostoche sulla
propria esperienza. Pure
dubiteèr
“dubitare” denota l’opinione del soggetto, segna-
lando chequesto ritiene improbabili levicende espressepermezzodella costruzione
introdotta da
che
(con verbo finito).
Adifferenzadei verbi oramenzionati,
presentiìr
“presentire”/
aspeteèro’s
“aspet-
tarsi”,
prevèdor
“prevedere”,
progeteèr
“progettare”,
decìdor
“decidere” vertono su
vicende futuredi possibile realizzazione: i primi denotano semplici previsioni,mentre
i secondi un orientamento a realizzarle o farle realizzare.
I verbi
fideèros
“fidarsi” e
difideèr
riguardano invece individui piuttosto che vi-
cende: il primodenota la fiduciadel soggetto inaltri,mentre il secondo
difideèr
“dif-
fidare” (in luogo del quale viene usato più spesso il sintagma
fideèro’s miìga
“non
fidarsi”) lamancanza di tale fiducia.
§5. Eventi, stati eprocessi
Gli eventi concernono vicende caratterizzate dall’assenza di intenzionalità e per
tale ragione sono peculiari degli oggetti piuttosto che degli esseri animati.
Si distinguono i verbi che denotano eventi atmosferici, come
pjoóvor
“piovere”,
nveèr
“nevicare”,
zleèr
“gelare”,
brineèr
“brinare”, caratterizzati dal fatto di essere
impersonali e di prevedere per il soggetto la codificazione con il clitico indistinto
a
.
Tragli altri si possono ricordare i verbi intransitivi
ondegeèr
“ondeggiare”,
grondeèr
“grondare”,
vibreèr
“vibrare”,
brileèr
“brillare”,
luziìr
“luccicare”,
ciocheèr
777
“far
rumore, scrosciare, battere forte
778
”,
scarzgneèr
“scricchiolare”,
sigheèr
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“stridere,
cigolare”,
soneèr
“suonare”,
bòjor
“bollire”,
coózor
“cuocere”,
frìzor
“friggere”, oltre
a
fjoriìr
“fiorire”,
buteèr
“germogliare”, i quali si avvicinano ai processi: il soggetto
di tutti questi corrisponde al ruolo semantico di TEMA.
Gli stati sono caratterizzati da una situazione di immobilità, nella quale possono
trovarsi sia gli individui, sia gli oggetti.
I verbi stativi prototipici sono
ésor
“essere”,
esìstor
“esistere”,
steèr
“stare, abi-
tare” e
aveér
“avere”: il soggetto dei primi tre corrisponde al ruolo semantico di
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Questoverbohaun significatodiverso (“avere intenzione”)quando il suocomplemento
oggettoviene realizzatoconunacostruzione introdottada
di
con laquale si denotaunavicenda
non ancora realizzata; cf., per es.,
a péns ed partiìr
“penso di partire” [= “ho l’intenzione di
partire”].
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Questo verbo ha pure il significatometforico di “dare” in frasi del tipo
ciocheér di
sćiaàf
“dare degli schiaffi”.
778
Detto del solleone estivo:
al soól al cioòca
“il sole batte forte”.
779
Questo verbo ha pure il significatometaforico di “piangere”.
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