Layout 1 - page 302

3. La categoriadel verbo
Osservazioni introduttive
E’ una categoria complessa, i cui lessemi prototipici denotano le azioni/ attività
accessibili all’esperienza sensoriale. Gli esseri umani sono i protagonosti principali
di diversedi esse, inprimo luogodi quelle che si rapportano alla comunicazione lin-
guistica, esclusa per gli altri esseri.
§1. La comunicazione linguistica
Iverbipiùgenericiperdenotare lacomunicazione linguisticasono
parleeèr
“parlare”,
discòror
“discorrere”,
ciciareèr
“chiacchierare”, antonimi (ovverocontrari)di
tazeèr
“ta-
cere”; con
scrìvor
“scrivere”e
leézor
“leggere”poi si fa riferimentoallacomunicazione
scritta tradizionale, secondaria rispettoaquellaorale,mentrecon
telefoneèr
“telefonare”,
mesageèr
“messaggiare”,
ciateèr
“ciattare”adunacomunicazionecheavvienecon l’au-
silio dellemoderne tecnologie; alla comunicazione si rapporta pure
tradùr/ tradùzor
“tradurre”, che concerne in primo luogo la traduzione interlinguistica. Con
barbotleèr
“borbottare”,
farloscheèr
“balbettare”,
tartajeèr
/
sarfojeèr
“tartagliare” si precisano ta-
luni aspetti dellapronuncia, chevienedenotata inmanierapiùneutrapermezzodi
pro-
nonsjeèr
“pronunciare”, mentre con
predicheèr
“predicare”,
brontleèr
“brontolare”,
parpatleèr
“blaterare”,
bjastumeèr
“bestemmiare” si forniscono talune indicazioni di
massima riguardo al contenuto del discorso. I verbi
spjegheèr
“spiegare” e
precizeèr
“precisare” esprimono poi l’aggiunta di dettagli omotivazioni rispetto ad un discorso
precedente,mentrecon
lumineèr/ nomineèr
“nominare” si segnala lamenzionedi indi-
vidui nel discorso. Il verbo
rispóndor
“rispondere” ha peculiarità ancora diverse, in
quanto lasua funzionesemanticaprimariaèquelladi evidenziarecheun’azioneverbale
èuna replicaaquella (piùspessounadomanda)diunodeipartnerdellacomunicazione.
Il verbo
diìr
“dire” denota gli atti comunicativi inmaniera generica, mentre
in-
formeèr
“informare” pone l’accento sull’aspetto informativo della comunicazione;
deteèr
“dettare” poi segnala piuttosto che un discorso va fissato senza alterazioni.
Con
conteèr
“raccontare” il discorso viene presentato come informale, mentre
di-
chjareèr
“dichiarare”haun tonodimaggioreufficialità.Usando
giureèr
“giurare”
760
poi si confermano le asserzioni (ovvero affermazioni) con un giuramento, esponen-
dosi alle eventuali sanzioni previste per i giuramenti falsi.
Verbiquali
dmandeèr
“domandare”,
cmandeèr
“comandare”,
esìgior
“esigere”,
pre-
gheèr
“pregare”,
esorteèr
“esortare” (/
sproneèr
“spronare”),
proibiìr
“proibire”,
parmètor
“permettere”
761
,
consiljeèr
“consigliare”,
sugeriìr
“suggerire”,
invideèr
“invitare”/
cia-
760
Ad esso si ricollega
sparzureèr
“giurare, spergiurare”usato inparticolarenel sintagma
giureèr e sparzureèr
“giurare e spergiurare” [= sostenere con enfasi].
761
Questoverboèparzialmente intercambiabilecon
tolereèr
“tollerare”, concui si presenta
l’oggetto del permesso come cosa sgradita o contraria alle regole.
289
1...,292,293,294,295,296,297,298,299,300,301 303,304,305,306,307,308,309,310,311,312,...329
Powered by FlippingBook