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masìs
“massiccio” (femm.
masìsa
) si fa riferimento invecenon soloal peso,maanche
alla consistenza degli oggetti.
Le qualità relative ai sapori sono espresse in particolare con gli aggettivi qualifi-
cativi primari
dóls
“dolce” (femm.
dólsa
) ≈
ameèr
“amaro” (femm.
ameèra
),
brùsc
“brusco” (femm.
brùsca
) /
àspor
“aspro” (femm.
àspra
), ai quali va aggiunto quello
secondario
amàbil
743
“amabile” (femm.
amàbila
), cheèun sinonimoparzialedi
dóls
;
degni di nota sono i sintagmi
aveérogh^dil maneéri^brùschi
“averemodi sgarbati”,
ciapeèr^dl’ameèr
“diventareamaro”.Asapori di un tipodifferente si riferisconopure
salè
“salato” (femm.
saleèda
) [/
savorì
“saporito” (femm.
savoriìda
)] ≈
tsèvod
“insi-
pido” (femm.
tsèvda
); degni di nota sono gli usi metaforici
pagheèr^salè
“pagare a
caroprezzo” e
tsèvod cmé^l’aàcua
“insipido come l’acqua” [= sciocco].Quantopoi
a
gustoóz
“gustoso” (femm.
gustoóza
) ≈
aràns
“rancido” (femm.
arànsa
), essi espri-
mono piuttosto la gradevolezza dei cibi per chi li assaggia.
Per esprimere le qualità che concernono le sensazioni olfattive il dialetto parmi-
gianodisponedi lessemi aggettivali nonprototipici quali
profumè
“profumato”≈
spu-
solént
“puzzolento”; puòusare inoltre frasi relativecon i sintagmi verbali
aveèr’gh^un
bón^odoór
“avere un buon odore” ≈
aveèr’gh^un catiìv^odoór
“avere un cattivo
odore”.
Piùproblematiche sono lequalità legatealle sensazioni acustiche
744
. Essepossono
riguardare sia i vari suoni, che sono fenomeni immateriali difficili da definire, sia le
loro fonti, che sono esseri animati o al limitemacchine in funzione. I nomi denotanti
i suoni (come, per es.,
soón
“suono”,
cioòc
“rumore”,
armoór
“rumore”,
fìs´c
“fischio”,
siìg
“strido”)possonovenirprecisati permezzodegli aggettivi qualificativi protitipici
èlt
“alto” ≈
baàs
“basso”,
fòrt
“forte” ≈
débol
“debole” con funzione semantica se-
condaria oppure permezzo di aggettivi non prototipici quali
zgajoól
“stridulo” o
si-
galén
“stridulo, da cicala”. I nomi denotanti le fonti dei vari suoni possono venir
specificati invece permezzodi aggettivi nonprototipici quali
rumoroòz
“rumoroso”
silensjoòz
“silenzioso”,
intonè
“intonato” ≈
stonè
“stonato”.
§
1b. Concettualizzazioni elaborate sullabasedelle sensazioni
Sono rari gli aggettivi che delineano, sia pure con una certa approssimazione, la
forma degli oggetti, come, per es.,
rotónd
/
tónd
“rotondo” (femm.
rotónda
/
tónda
),
oveèl
“ovale” (femm.
oveèla
) e
cuadrè
“quadrato” (femm.
cuadreèda
).Normalmente
le qualità relative alla forma espresse dagli aggettivi ne concernono soltanto aspetti
parziali. Si pensi, per es., a
èlt “
alto, elevato” (femm
. èlta
) ≈
baàs
“basso” (femm
.
baàsa
),
lóng
“lungo” (femm.
lónga
) ≈
cùrt
“corto” (femm.
cùrta
),
grànd
“grande”
(femm
. grànda
) ≈
picén
“piccolo” (femm
. picéⁿna
),
groòs
“grosso” (femm
. groòsa
)
sutiìl
“sottile” (plur.
sutiìj
, femm.
sutiìla
)/
fén
“fine, di qualità” (femm
. féⁿna
),
leèrog
743
Aggettivo usato in riferimento al vino.
744
Esse sono inaccessibili a chi è
sórd
“sordo” (femm.
sórda
).
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