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Primadi proseguire
GRAFIAEGRAFIE
nella spiegazionedelle regole grammaticali èdoverosoper completezza
d’informazione aggiornare ad oggi la situazione della grammatica edelle regole
di grafia cominciandodagli studi più significativi.
1944 -JACOPOBOCCHIALINI
Con il suo aureo volumetto “Il dialetto vivo di Parma e la sua letteratura” (1944),
l’avv.
JacopoBocchialini
è stato il saggio restauratore e ordinatore delle norme
grammaticali del nostro dialetto. Altri si erano applicatima nessuno aveva
approfondito come lui.
GUGLIELMOCAPACCHI
Il professor
GuglielmoCapacchi
, autore del prezioso dizionario Italiano-dialetto
(1992) aveva in animo di allegare al dizionario dialetto-italianouna grammatica.
Purtroppononha fatto in tempo a completare il progettoma, per quanto attiene la
grafia, egli ha aggiornato, codificato e inpartemodificato le proposte di
Jacopo
Bocchialini.
Proposte che ha inserito comunque nel dizionario che riporta anche parecchie
espressioni idiomatiche che, essendo scritte inmodo completo e per esteso,
contengono preziose indicazioni su come si costruiscono le frasi con relativi accenti,
congiunzioni, apostrofi ed elisioni. Pertanto purmancando le declinazioni dei verbi e
altre importanti parti necessarie in una grammatica fino ad oggi sono state sufficienti
per fornire indicazioni di come scrivere il dialetto.
1976 -ANGELODEMARCHI
È del 1976 il libro “Il dialetto di Parma” che rappresenta un ulteriore interessante
contributo alla conoscenza e diffusione del dialetto e delle sue regole. E’ notevole
specialmente se si tiene conto cheDeMarchi non è un linguista. E’ un libro utilema
non esaustivo e che comprende tra l’altro un glossario interessante.
2016 -GUIDOMICHELINI
Il prof. GuidoMichelini, docente di linguistica dell’Università di Parma ha ormai
ultimatouna grammatica del dialetto parmigiano corposa e approfondita come solo
ha potuto fare un linguista professionista inquanto inpossesso degli strumenti che la
sua disciplina glimette a disposizione.
Michelini ha anche proposto un diverso sistema di grafia del dialettodeclinato indue
diversemodalità. Una primamodalità che cerca di cogliere tutte le sfumature della
fonetica e una seconda che possiamo definire semplificata e che è quella più
interessante per i non specialisti e della quale di seguito è inseritoun esempio.
Il professore ha utilizzato un pezzo scritto con la grafia “Capacchi” per poi riscrivere
lo stesso testo con la sua proposta di grafia semplice.