Gli avverbi di intensità sono incompatibili
apoòsta
,
dabón
econ lagranpartedegli
avverbi di luogo
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. Quando sono usati con
preést
(/
bonoóra
) o
tèrdi
oppure con un
avverbio che esprime ritmo, valutazione comparativa o atteggiamento del soggetto,
dipendonodi normadall’avverbio (piuttosto chedal verbo) e, tranne il solo
bombén
,
loprecedono, come, per es., nelle frasi
i vénon tèrdi^bombén
“vengonomolto tardi”,
al còra poòc^fòrt
“corre poco forte”,
la lovoóra pràn^bén
“lavora molto bene”,
al
càntapoòc^vlonteéra
“cantapocovolentieri”. Se invece il secondoavverbioè
sémpor,
meèj, ancòra, zamò,
essi dipendono piuttosto dal verbo, che non seguono immedia-
tamenteperché li precede taleavverbio; cf., per es.,
i pèrlon^sémpor^bombén
(/
poòc
)
“parlano sempremolto (/poco)”,
al lavoóra^ancòra^bombén
(/
poòc
) “lavora ancora
molto (/poco)”.
Gli avverbi di luogo sono compatibili con diversi avverbi, tra i quali i deittici di
tempo
adeésa
,
aloóra
,
incó
,
jeér
,
dmàn
, gli specificatori temporali
prìma
“prima”,
doòp
(/
doòpa
) “dopo”,
intànt
“intanto”,
ormeèj
“ormai” e gli indicatori dell’atteg-
giamento del parlante, che, occupando la posizione iniziale o finale della frase, non
possonovenir collocati tragli avverbi di luogo e il verbo. Poichédelle combinazioni
con
ancòra, zamò
econgli avverbi di frequenza si ègiàparlato sopra, si accennaora
ai soli gruppi il cui secondoavverbiodenota ritmo, abilitàesecutiva, valutazionecom-
parativa, intenzioni ed emozioni del soggetto, notando che questo secondo avverbio
tende a seguire l’avverbio di luogo; esempi:
al còra^vìa^fòrt
“corre via in fretta”,
j
én^scapè^vìa^facilmént
“sono scappati via con facilità”,
at vè^sù^bén
“sali bene”,
al
và^vìavlonteéra
“partevolentieri”. Sepoi il verboè transitivo, il nome (/gruppono-
minale)opronome tonico in funzionedi complementooggettodiretto tendeadessere
inserito tra i due avverbi; cf., per es.,
i pòrton^vìa^’l saàc vlonteéra
“portano via il
sacco volentieri”,
al zbùrla^foóra^la teèvla facilmént
“spinge fuori il tavolo facil-
mente”.
Visto che gli avverbi denotanti ritmo, abilità esecutiva, valutazione comparativa,
intenzioni ed emozioni del soggetto sono incompatibili gli uni con gli altri, l’esame
delle combinazioni di più avverbi si ferma qui.
2. Imodificatori sono gruppi preposizionali
Imodificatori chedefiniscono la collocazione spazialeo temporaledellavicenda
denotata dalla frase hanno una disposizione analoga ai deittici di luogo
chì
,
lì
,
là
e
agli specificatori temporali
prìma
“prima”,
doòp
(/
doòpa
) “dopo”,
intànt
“intanto”,
ormeèj
“ormai”: sono collocati in posizione iniziale o finale della frase, a seconda
del loro grado di informatività. Esempi:
in cla^citè^chì aj ò^faàt^tùt’^il scoóli
“in
questa città ho fatto tutti gli studi scolastici”≈
aj ò^faàt^tùt’^il scoóli in cla^citè^chì
“ho fatto tutti gli studi scolastici inquesta città”,
na vòltaa’s lavoreèva
“un tempo si
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Vi sonoeccezioni, come, per es.,
zò
e
sù
nei casi nei quali formanocon il verbo reggente
sintagmi quasi-idiomatici che denotanovicende caratterizzate da una gradualità; cf.
al và^sù
(
/zò
)
bombén
“sale (/scende)molto”.
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