“dove pensi che abbianomangiato?”,
cuànd^voln’i ch’a partìma?
“quando vogliono
chepartiamo?”.
§ 9b2. Nelle frasi infinitive
Sono frasi limitate ai casi nei quali il soggetto inespresso del verbo con forma di
infinito e quello della frase reggente sono coreferenziali. Si devono distinguere due
tipi diversi.
a)La frase infinitiva èun’interrogativa indiretta introdottapermezzodi un segno
interrogativo (avverbio o un nome specificato da un aggettivo interrogativo) con la
funzionemodificatore.Esempi:
a’n sò^miìga indò^scrìvor^la lìtra
“non sodove scri-
vere la lettera”,
a vrìs^saveér cmé^feèr
“vorrei sapere come fare”.
b) La frase infinitiva è introdotta per mezzo di una preposizione oppure senza
l’ausilio di segni subordinativi. Vengono usati perlopiùmodificatori di tempo o di
luogo, che seguono la forma verbale di infinito; cf., per es.,
i pénsn’^ed fniìr st’istè
“pensano di finire quest’estate”.
§ 10.Osservazioni conclusive
Terminataquestabrevepanoramica sulla sintassi del dialettoparmigiano, va fatta
una precisazione importante: usando il dialetto nella comunicazione orale, si deve
cercaredi esprimersi inmaniera semplice, preferendo laparatassi all’ipotassi edevi-
tando “appesantimenti” che sono essenzialmente imitazioni delle strutture dell’ita-
liano imparato a scuola. Ecco alcuni esempi:
a’gh’eèra^frèd, acsì à’m són^mìs^al paltò
“c’era freddo, così mi sonomesso il
cappottoӏmeglioche
dalmomént^ch’a’gh’eèra^frèd, a’m són^mìs^al paltò
“poiché
c’era freddo,mi sonomesso il cappotto”;
dà’m^di sòld par compreèr^na pèna!
“dammi i soldi per comperare una penna!”
(/
dà’m^di sòld!Avrìs^compreèr^napèna
“dammi dei soldi!Vorrei comperarmi una
penna”) èmeglio che
s’at me dìs^di sòld, a comprarìs^na pèna
“semi dessi i soldi
mi comprerei una penna”;
Zvaàn al rispèrmja par cambjeèr^lamàchina
“Giovanni risparmia per cambiare
lamacchina” èmeglio che
Zvaàn al rispèrmja parché^al gh’à^l’intensjón ed cam-
bjeèr^la màchina
“Giovanni risparmia perché ha l’intenzione di cambiare la mac-
china”;
dà’m^namàn, par pjazeér!
“dammi unamano, per favore!” èmeglio che
a’t pre-
garìs ed deèrom^namàn
“ti pregherei di darmi unamano”.
A tal fine si potrebbe impararemoltoparlandocon i vecchi dialettofoni chehanno
appreso il dialetto parmigiano come lingua prima e iniziato ad usare l’italiano an-
dando a scuola. Peccato soltanto che ogni anno che passa diventino sempre più rari!
Quando invece si devono scrivere testi piùcomplessi utilizzandoun registro (stile)
piùelevatodi quellocolloquiale, èconsigliabile ricorrere inmisuramaggioreall’ipo-
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