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a)
cazànt
“inquilino”
fitaàbol
“affittuario” (di un fondo)
mzeèdor
“mezzadro”
b)
fatoór
“fattore”
padrón
lavorànt
“lavoratore”
opereèri /opereèj
“operaio”
manveèl
“manovale”
garzón
“garzone, aiutante”
famì
“lavoratore agricolo assunto per un anno”
giornadeér
“lavoratore a giornata”
brasànt
“bracciante”
cotmén
“cottimista”.
Sulla base dell’istruzione gli esseri umani si distinguono
ignorànt
“ignoranti” e
istruì
“istruiti”
.
Nel secondo gruppo rientrano senz’altro i
profesoór
“professori” e i
dotoór
“dottori”; il secondo dei due nomi viene utilizzato spesso con un significato
metonimicoper riferirsi adun certo tipodi dottori, cioè aimedici, comeper esempio
nella frase
al dotoóralm’à^ordinèdilj eètri^medzéⁿni
“il dottoremi haordinatoaltre
medicine”.Altri membri di tale gruppo sono i
meéstor
“maestri”, oltre ai
preét
“sa-
cerdoti”, che occupavano un posto di primo piano nell’ambito della classe degli in-
tellettuali finoai primi decenni delXX secolo, quando lagranpartedellapopolazione
si componevadi analfabeti epersonecheavevano frequentato soltantoqualcheclasse
delle scuole elementari.
Si ha poi una serie importante di nomi, detti d’agente, che denotano gli individui
sullabasedel lavoroda loro svolto abitualmenteooccasionalmente; tra essi c’è addi-
ritturaun segnousatoper riferirsi achi nonhanessunaqualificae svolge senzagrande
competenza lavori saltuari di tipo diverso:
ciaàpa-ciaàpa
“prendi-prendi”, come per
es., nella frase
al lavoóra cmè^ciaàpa-ciaàpa
“svolge lavori saltuari differenti”.
Tali nomi sono formati più spesso permezzo dei suffissi -
doór
(variante -
toór
),
-
eèr
, -
eér
, -
ìsta
; il primovieneusatoquando labaseèunverbo,mentregli altri quando
la base è un nome.
Alcuni nomi d’agente si rapportano a lavori del settore agricolo (comprendente
non solo gli
agricoltoór
“agricoltori”,ma anche gli
ortlàn
“ortolani” in quanto colti-
vatori di unorto), in cui operano inprimo luogo individui appartenenti alla categoria
dei
pajzàn
“contadini”; si pensi, per esempio, a
tratorìsta
“trattorista” (<
tratoór
“trat-
tore”),
aradoór
“aratore” (<
areèr
“arare”),
indumjadoór
“vendemmiatore” (<
indum-
jeèr
“vendemmiare”),
bjóls
“bifolco” (che, come
vilàn
“abitante della campagna”,
assume il significatometaforicodi “personamaleducata”),
vacheèr
“vaccaro” (<
vaàca
“vacca”),
boeèr
“bovaro” (<
“bue”),
porcheèr
“porcaro” (<
pòrc
“porco”),
pegreèr
“pecoraio” (<
peégra
“pecora”), oltre ad una serie di termini del dizionario diMala-
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1...,261,262,263,264,265,266,267,268,269,270 272,273,274,275,276,277,278,279,280,281,...329
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