nelle frasi idiomatiche
magneèr^i grùgnpr’il raviìzi
“essere sottoterra”e
andeèr^par
spreéli
“andare al diavolo”.
§ 2b. Sostanze organiche eminerali
Iminerali sono sostanze inorganiche che si presentano allo stato solido, liquidoo
gassoso. Soltanto le sostanzeallo stato solidopossonocompattarsi inoggetti distinti,
caratterizzati daunapropria forma, quali
saàs
“sassi”,
preédi
“pietre”,
maàs
“massi”;
rientra qui anche il termine più specifico
preéda^presjoóza
“pietra preziosa”, che
comprende iponimi quali
djamànt
“diamante”,
rubén
“rubino”,
topaàsi
“topazio”,
zmerèld
“smeraldo”.Tuttavia le sostanze inorganicheallo stato solidoe i loroderivati
simanifestanopiù spessocomemateria informe:
teéra
“terra”,
sàbja
“sabbia”,
geèra
“ghiaia”
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,
seèl
“sale”,
gès
“gesso”,
metaàl
“metallo” (con iponimi quali
feér
“ferro”,
oòr
“oro”,
argént
“argento”,
asaàl
“acciaio”),
cimént
“cemento”,
calséⁿna
“calce”,
veédor
“vetro”; ciò vale amaggior ragione per sostanze allo stato liquido o gassoso
come
àcua
“acqua”,
gàz
“gas” (checomprendecome iponimi i vari gas, per es.,
idrò-
geno
“idrògeno” e
osìgeno
“ossigeno”),
aàrja
“aria” (tramite la quale si diffonde la
pò·lvra
“polvere”). Sonoperlopiùmateria informeanche le sostanzeorganiche fossili
e loroderivati, comeper es.,
carbón
“carbone”,
sólfor
“zolfo” (dacui
solfaneél
“fiam-
mifero”),
catraàm
“catrame”,
plàstica
“plastica”,
petroòli
“petrolio”,
nàfta
“nafta”,
benziìna
“benzina”,
metaàno
“metano”, che il parlantecomunenondistinguedaimi-
nerali.
Pure
lègn
“legno” (≈
lègna
“legnadaardere”) e
chèrna
“carne”denotano sostanze
organiche informi, che l’uomoottieneabbattendogli alberi emacellandogli animali;
dal legno si ricavanomateriali come compensato (
compensè
), carta (
chèrta
),mentre
la carne è utilizzata nel campo della cucina, insieme al
laàt
“latte” e suoi derivati
(quali
buteér“
burro”e
formaàj
“formaggio”) eavari derivati dei vegetali, tra i quali
rientrano
faréⁿna
“farina” (≈
ròmol
“crusca”),
sùcor
“zucchero”,
marmleèda
“mar-
mellata”,
vén
“vino”,
azèj
“aceto”,
bìra
“birra”,
oòli
“olio”; la farina è di particolare
importanzaperchéè l’ingredienteprincipaleper fare il pane (
pàn
) e lapasta (
paàsta
).
Miscugli di sostanze di tipo diverso vengono denominati
porpurì/ potpurì
(< franc.
pot-pourrì
),mentre
bìo-bìo
denota intrugli la cui composizione è sconosciuta al par-
lante; cf., per es.,
dà’m^unpòedcol^bìo-bìo^chì!
“dammi unpo’di questo intruglio!”,
con un pò^’d bìo-bìo l’é^béle^guarì
“con un po’di impiastro è già guarito”.
I lessemi chedenotano le sostanze (inorganiche eorganiche) sonopiù spessonomi
“dimassa” (
massnouns
)nonnumerabili: essi nonvannoconfusi concollettivi del tipo
bjancarìa
“biancheria”,
mobìlja
“mobilio”,
legnàm
“legname”, con i quali si fa riferi-
mentopiuttostoad insiemidioggettidistinti. Inomidimassanonvengonoquantificati,
mentreèpossibilequantificare inomidenotanti contenitoridellesostanze, loroporzioni
ounitàdimisura cui essevengono rapportate; cf. per es.,
pòrto’m^dla téera!
“portami
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Essa viene distinta in
mòrta
“morta” [= di cava] e
viìva
“viva” [di fiume].
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