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Tra i pesci d’acqua dolce da tempopresenti nel territorioparmense si possono ri-
cordare:
boòtol
“ghiozzo”,
anguìla
“anguilla”,
bèrbi
“barbo”,
cavasén
“cavedano”,
chèpja
“cheppia/ alosa”,
lùs
“luccio”,
strèǵ
“scardola”,
ténca
“tinca”,
troòta
“trota”,
pès^gaàt
“pescegatto”,
pès^pèrsog
“pescepersico”,
pès^d’argént
“pesceargentino”.
Altri pesci poi popolano i mari del bacinomediterraneo; tra essi figurano:
anciòva
(/
aciuùga
) “acciuga”,
dinteél
“dentice”,
branzén
“spigola”,
nazeél
“nasello”,
oreèda
“orata”,
rómb
“rombo”,
sèrda
(/
sardéⁿna
) “sardina”,
tón
“tonno”,
trìlja
“triglia”,
sèvol
“cefalo”,
pès^nisoóla
“palombo”,
pès^speèda
“pesce spada”,
pès^paàsra
“pescepas-
sera”. Tra i pesci marini al di fuori del bacinomediterraneo vanno poi menzionati
arénga
“aringa”,
saraàca
“salacca” e
marlùs
“merluzzo”; quest’ultimoha il signifi-
catometaforico di “persona sciocca”, come, per es. nella frase
at sì^’nmarlùs
“sei
unmerluzzo”.
Il dialettofonononacculturato fa rientrare tra i
pès
anchemammiferimarini quali
baléⁿna
“balena”,
delfén
“delfino” e
foòca
“foca”, basandosi sul fatto che vivono
nell’acqua e hanno le pinne come i pesci; sono tuttavia pesci non prototipici, visto
che respirano permezzo della bocca e non delle branche, come avviene per i pesci.
Più lontani ancoradai pesci prototipici sono i crostacei ed imolluschi chevivono
nell’acqua, comeper es.,
gàmbor
“gambero”,
calameèri
“calamaro”,
pòlip
“polipo”,
sépja
“seppia”. Va notata la frase idiomatica
andeèr cmé^’n gàmbor
“andare all’in-
dietro”.
§ 1d.Gli uccelli
(
ozeéj/ozlén
)
Hanno il becco (
bèc
), le ali (
eèli
) al posto degli arti anteriori e il corpo ricoperto
di penne (
pèni
); inoltre
i fàn^j oóv
“depongono le uova”. Per l’uomo occupano un
posto di particolare importanza i volatili da cortile, che nel Parmense sono:
galéⁿna
“gallina”,
oòca
“oca”,
naàdor
“anatra”,
piìt
“tacchino”,
faraóⁿna
“faraona”; la
galéⁿna
(il cuimaschio è il
gaàl,
mentre i piccoli si chiamano
pojén
“pulcini”) viene allevata
sia per la carne sia per le uova, mentre gli altri sono soltanto animali da carne. Tra i
gallinacei da cortile figura anche il pavone (
pavón
).
Poichénell’ambitodegli animali da cortile i volatili non spiccano certoper la loro
intelligenza, corrisponde all’attesa che i lessemi che li denotano possano acquisire il
significato metaforico di persona sciocca/ stupida, come, per es., nelle frasi
ésor^n’oòca
“essere un’oca” (≈
ésor^n’ocón
“essere un ocone”),
ésr’^un gràn^piìt
“essere un grande sciocco” e nel composto
scantanaàdor
“raddrizzafessi”; tuttavia
galéⁿna^veécia
ha il significatometaforico di “persona astuta”. Degne di menzione
sono inoltre le frasi
feèr^gniìr^lapeéla^d’oòca
“far accapponare lapelle”,
l’é^meéj n’
oóv^incó chenagaléⁿna^dmàn
“unuovooggi èmegliodellapromessadi unagallina
per domani”.
Gli uccelli non appartenenti al gruppodei volatili da cortile sononumerosissimi.
Ci limiteremoqui amenzionarneunaparte, tenendoconto inprimo luogodella fauna
delle nostre zone:
parniìza
“pernice”,
fazàn
“fagiano”,
gaàza
“gazza”,
meèrol
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