diìd^dil màn
“preciso come le dita delle mani [= per nulla preciso, ovvero impre-
ciso]”. Si può ricordare inoltre la frase
é^gnù^zò^l’aàcua a caldarén
“ha piovuto a
secchi” [= ha piovutomolto].
Se poi l’intensità è definita in relazione a vicende concrete che sono note sia al
parlante siaal destinatario, si usanogli avverbi
meéno
“meno”e
pù
“più”, il secondo
dei quali è introdottodalla preposizione
ed
quandomodifica unverbo; cf., per es.
al
lavoóra^edpù
(
/meéno
) “lavoradi più (/meno)”,
na stagión^pù
(
/meéno
)
^frèda
“una
stagione più (/meno) fredda”.
Si possono far rientrarequi comemembri nonprototipici gli avverbi
completamént
“completamente”e
cueèzi
“quasi”, usati comemodificatori di aggettivi, formedi par-
ticipio passato o forme perifrastiche con ausiliare
ésor
o
aveèr
, che esprimono uno
stato considerato in sé oppure presentato come conseguenza di un’azione/ processo
precedente.Con
completamént
si segnala il raggiungimentodellagradazionenormale
di uno stato,mentrecon
cueèzi
l’avvicinarsi adessa:
l’é^cueèzi^zgónfi
“èquasi sgon-
fio”;
al s’é^cueèzi^ròt
“si èquasi rotto”,
al s’é^ròt^completamént
“si è rotto comple-
tamente”,
at l’è^ruvineèda^completamént
“l’hai rovinata completamente”,
j
àn^cueèzi^fnì^’l lavoór
“hanno quasi finito il lavoro”.
§ 4. Precisazionedel ritmo
Se il ritmo delle vicende è normale, non servono avverbi che lo specifichino. Un
ritmo superiore allanormaviene indicato con l’avverbio
fòrt
“forte, in fretta” (even-
tualm.
fòrt bombén
“molto forte”) o i gruppi preposizionali
ala zvèlta
“in fretta”,
ed
còrsa
“di corsa”, mentre uno inferiore allamedia con gli avverbi
pjàn
519
“adagio”/
adeèzi
520
“adagio” o con gruppi preposizionali come
con lentèsa
“con lentezza” e
sénsa^présja
“senza fretta”. Per le loro peculiarità semantiche questi modificatori
vengonousati più spesso indipendenzadaverbi dimovimento; esempi:
al và
^
fòrt
(/
pjàn
,
adeèzi
) “va forte (adagio)”,
al còra^fòrt
“corre forte”.
Quando si vuole definire il ritmo in comparazione a vicende concrete che sono
note sia al parlante sia al destinatario, si devono usare gruppi avverbiali come
pù
(/
meéno
)
^fòrt, pù
(/
meéno
)
^pjàn;
cf., per es.,
incó al và^pù^pjàn
(
/pù^fòrt
) “oggi va
più adagio (/più forte)”.
Va notato che per precisare il ritmo si possono usare eventualmente costruzioni
alternative di tipo diverso, come quella della nota frase
toó’la^sù^dólsa!
“fa le cose
senza fretta!”.
§ 5. Precisazionedell’abilità esecutiva
Rientrano qui gli avverbi
facilmént
“facilmente” e
malamént
“inmodomalde-
stro”, che si collocano suuna scala allaquale appartengonopuregruppi preposizio-
519
E’ riconducibile a lat.
plānu
(
m
)
.
520
E’ riconducibile a lat.
ad+ agiu
(
m
) “con agio”.
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