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Altri avverbi infineesprimonoatteggiamenti emotivi del soggetto:
vlonteéra
“vo-
lentieri”,
melvlonteéra
“controvoglia”,
alegramént
“allegramente”.
Esempi:
at l’è^faàt apoòsta
“l’hai fattoapposta”,
diì’t dabónodabùrla?
“dici per
davverooper scherzo?”,
at fè^tùt^i lavoór ala carlóⁿna
“fai tutti i lavori con trascu-
ratezza”,
i càton^su^i fròapjèt
“raccolgono le fragole alla rinfusa”,
al ghe và vlon-
teéra
“ci va volentieri”.
§ 8. Indicazionedel puntodi vistadel parlante
Sono avverbi che modificano l’intera frase, a prescindere dalla semantica del
verbo, che può eventualmente comporsi della copula e di un aggettivoqualificativo.
Hanno la peculiarità sintattica di essere esterni al nucleo, da cui vengono distaccati
permezzo di una pausa: sono collocati all’inizio o alla fine della frase
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.
Alcuni esprimono l’opinione del parlante sul grado di fattibilità di congetture o
previsioni, che possono riguardare anche vicende già accadute o “in fieri”, del cui
esito il parlante non è a conoscenza:
bén^dificìlment
“con scarse probabilità”,
fòrsi
“forse”,
sicuramént
“sicuramente”, oltre a gruppi preposizionali come
séns’^eètor
“senz’altro”,
con oògni^probabilitè
“con ogni probabilità”; cf., per es.,
sicuramént
l’é^béle^partì
“sicuramente è già partito”/
l’é^béle^partì, sicuramént
“è già partito,
sicuramente”,
fòrsi l’é^acà
“forseèacasa”,
l’é^acà, fòrsi
“èacasa, forse”.Aquesti
si avvicina
inveéci
“invece”, usatoper segnalare che la realizzazione di una vicenda
contrasta con le previsioni; cf., per es.,
tùt j én^restè, Càrlo inveéci l’é^partì
“tutti
sono rimasti, Carlo invece è partito”. Con
zatànt
“comunque” invece si segnala più
semplicementecheunavicendaviene realizzataaprescinderedaeventuali circostanze
che dovrebbero impedirla; cf., per es.,
zatànt al farà^’d sò^teésta
“comunque farà di
testa sua”.
Pure
“sì” e
“no” possono essere considerati avverbi esprimenti l’opinione
del parlante: diversamente da quelli appena visti, realizzano frasi ellittiche che non
comprendono altri segni; vengono usati per rispondere ad una domanda oppure ad
unaproposta (/esortazione/ ordine) epossonopoi venire ripresi emotivati permezzo
di una o più frasi. Esempi: (domanda)
én’i^partì?
“sono partiti?” ≈ (risposta)
sì/ nò
“sì/no”, (proposta)
veén^conmì!
“vieni conme!”≈ (risposta)
nò, a’npoòs^miìga
“no,
non posso”. Per rispondere alle proposte, in alternativa a
e
si possono usare ri-
spettivamente
séns’^eètor
“senz’altro” e
gnàn
(
ca
)
per sògn
“nemmeno per sogno”.
Altri esprimono l’opinione del parlante sulla veridicità del discorso che viene da
lui fatto:
francamént
“francamente”,
sinceramént
“sinceramente”, oltreagruppi quali
adiìr^lavritè
“adire laverità”,
aésor^sinceér
“aessere sinceri”; cf., per es.,
franca-
mént, a’n poòs^miìg’^juteèro’t
“francamente, non posso aiutarti”.
Altri ancoraesprimonoatteggiamenti emotivi del parlante:
purtroòp
“purtroppo”,
fortunatamént
“fortunatamente”,
finalmént
“finalmente”, oltre a gruppi quali
con
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Collocando l’avverbio inultimaposizione, lo si proponecomeelementomarginaledal
punto di vista comunicativo.
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