7. I segni della categoriadellapreposizione
Osservazioni introduttive
La categoriadellapreposizione si chiama così perché i segni ad essa appartenenti
vengono posti dinanzi ad altri segni, che sono perlopiù un nome (/pronome) o una
forma di infinito; comprende un numero abbastanza ridotto di clitici monosillabici
che esprimono senza l’ausilio di segni d’altro tipo relazioni semantiche di carattere
abbastanza generale. Questi lessemi vengono utilizzati in primo luogo per collegare
al verbo i complementi chene realizzano i ruoli semantici, adesclusionedel soggetto
e, tranne casi particolari, del complemento oggetto diretto, per i quali, esattamente
come in italiano, nonèprevisto l’usodellepreposizioni (cf., per es.,
al puténal dòrma
“il bambinodorme”,
a scrìv^la lìtra
“scrivo la lettera”,
al vèda^lacà
“vede lacasa”).
Appartengono a questa categoria tutti gli equivalenti delle preposizioni proprie
dell’italiano tranne
su
, perché nel dialetto parmigiano
sù
è un avverbio, il cui raro
uso come preposizione è secondario
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; dunque, a gruppi con preposizione
su
del-
l’italianocorrispondonodi normacodificazioni differenti, come, per es.,
arduziìr^ala
paàja
≈
ridurre sul lastrico
,
conteèr^con i diìd
≈
contare sulledita
,
feèr^dabón
≈
fare
sul serio
,
steèr^int al sicuùr
≈
stare sul sicuro
,
in faseèda
≈
sulla facciata
,
monteèr^in
biciclèta
≈
salire sulla bicicletta
,
monter^insìma^al fìlobus
≈
salire sul filobus
,
taàsa^sóra^almaznè
≈
tassa sullamacina
.
Le singole preposizioni hanno essenzialmente lamedesima semantica e i mede-
simi usi dei corrispondenti italiani.Tra i rari casi di divergenza rispettoaquesta lingua
rientrano:
mòrt^dal frèd
“morto per il freddo”
, a l’ò^toòt^da séⁿna
“l’ho comprato
per cena”
, vón^par vón
“uno a uno”
.
Degna di nota è poi l’unione delle preposizioni
ed
e
in
per esprimere un allonta-
namento che parte dall’interno di uno spazio circoscritto, come, per es., nelle frasi
andeèr^vìa^d’incà
“partire (uscendo) dacasa”,
gniìr^fóra^d’in teàtor
“uscireda tea-
tro”. Rientra qui anche l’espressionemetaforica
tóoros^fóra^d’int i cojón
“togliersi
dai piedi”.
In rari casi nei quali il puntodi partenzaèespressodaavverbi di luogocon la fun-
zione sintattica non prototipica di nomi, vengono unite invece le preposizioni
da
e
ed
; esempi:
al veén^d’ed lontàn
“viene da lontano”,
l’é^rivè^d’ed dardè
“è arrivato
da dietro”.
Si passa, a questopunto all’esame delle singole preposizioni, iniziando con
ed
“di”, chepuò essere considerata lapreposizioneprototipica, visto cheha la funzione
primaria di esprimere una relazione semantica pura, priva di peculiarità di carattere
spaziale.
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Tra l’altro, tale uso (per es. in
incizjón^sù^raàm
“incisione su rame”) è dovuto all’in-
flusso dell’italiano.
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