tre lavoravano, non l’hannonotato”,
int l’andeèr, am’é^caschè^labórsa
“mentrean-
davo,mi è caduta la borsa”.
Talora
in
esprime la funzione sintatticadi obliquo associata al ruolo semanticodi
STRUMENTO o quella di modificatore restrittivo (grado di velocità); esempi:
an-
deèr^in màchina
“andare inmacchina”,
andeèr^in biciclèta
“andare in bicicletta”,
lavoreèr in freét’^e fùrja
“lavorare in tutta fretta”.
Può reggere infine un nome che funge damodificatore di un altro, come, per es.,
nel sintagma
na cà^int al boòsc
“una casa nel bosco” o in espressioni idiomatiche
quali
un ragaàs^in gàmba
“un ragazzo in gamba”.
§ 5. Preposizione
tra
573
La forma
tra
alterna con la variante
fra,
scelta per ragioni di eufonia.
La funzionesemanticaprincipalediquestapreposizioneècomplessa, inquantocon
essasidelineaunospaziocompreso tradueopiùpuntididemarcazione;di conseguenza
tra
connettepiù spessoal verbo reggentedueopiùnomi coordinati, cheesprimono tali
puntididemarcazione.L’interastrutturapuòavere rispettoalverbo reggente la funzione
sintattica di obliquo associata al ruolo semantico di LOCATIVO (o, eventualmente,
META).Esempi:
asón^traPèrma^eFidénsa
“mi trovo fraParmaeFidenza”,
asón^tra
l’ùs^e l’aàsa
“sono tra la porta e lo stipite” [= “sono in una situazione incerta”],
j én
rivè^traMòdna^e Bològna
“sono arrivati traModena e Bologna”. Quando i punti di
demarcazione vengono segnalati permezzodi un singolonome al plurale, la scelta di
tra
è limitataaparticolari casi nei quali lo spazioèmetaforizzato, come, per es.,
dìt^tra
nojeètor
(/
dìt^tramì^e tì
) “detto fra noi”,
i pèrlon^sèmpor^fra loór
“parlano sempre
tra loro”; altrove si tende ad usare il connettore preposizionale
traméza
+
a,
di cui si
parlerà sotto, formando frasi come
al paàsa^traméz’^aj broòc
“passa tra i rami”.
Può delineare inoltre un intervallo temporale compreso tra due punti che ne rap-
presentano gli estremi e vengono realizzati permezzo di due nomi di tempo coordi-
nati: forma con questi una struttura che ha rispetto al verbo reggente la funzione
sintatticadimodificatorecircostanzialedi tempo; cf., per es.,
l’à faàt^còl^lavoór^chì
tragiùgn
(/
zùgn
)
^e setèmbor
“ha fattoquesto lavoro tra giugno e settembre”.Diver-
samente dall’italiano, il dialetto parmigiano usa di rado la costruzione
tra
+ singolo
nome (per es.,
véen tra cuaàtor^dì!
“vieni fra quattro giorni!”) per esprimere un in-
tervallo il cui punto iniziale è contemporaneo all’atto comunicativo: tale costruzione
va considerata un italianismo, mentre quella normale è
da chì a
“da qui a” + nome;
esempio:
véen da chì^a cuaàtor^dì!
“vieni fra quattro giorni!”.
La preposizione
tra
può introdurre infine complementi che dipendono da nomi
quali
distànsa
“distanza”o
difarénza
“differenza”e sonoespressi permezzodi nomi
coordinati oppuredi un solonomeal plurale; esempi:
distànsa^tra’nbroòc^ecl’eètor
“distanza traun ramoe l’altro”,
distànsa^tra i dù^broòc
“distanza tra i due rami”,
di-
573
Continua lat.
intra
.
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