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nireesplicitatapermezzodelle frasi
apartìsprìma^ch’apartìsa^Zvaàn
“partoprima
che partaGiovanni”,
prìma^’d riveèr^aPèrmaagh’é^Pjazénsa
“prima di arrivare a
Parma c’è Piacenza”. Va poi menzionata a parte l’espressione idiomatica
prìma^’d
tùt
“innanzitutto”.
Dòp
589
(
+
ø,
ma talora +
ed
) “dopo”. Dipende da verbi, ai quali connette nomi o
frasi infinitivechehanno la funzione sintatticadimodificatori circostanziali; esprime
un rapporto di anteriorità rispetto alla vicenda denotata dal verbo reggente. Esempi:
j énpartì dòp^aveér^magnè
“sonopartiti dopoavermangiato”,
a sevdèmadòp^séⁿna
“ci vediamodopocena”,
avaàgdòp^ed tì
“vadodopodi te”,
dòp^Rèzagh’é^Mòdna
“dopoReggio c’èModena”. Per gli ultimi due esempi vale il discorso appena fatto:
dòp^ed tì
e
dòp^Rèz
sonoespressioni ellittichedi strutture semantichepiùcomplesse,
che possono venire esplicitate permezzo di frasi quali
a vaàg cuànd at sarè^andè tì
“vado quando sarai andato tu”,
dòp^ésor^pasè^daRèz a gh’é^Mòdna
“dopo essere
passati daReggio c’èModena”. Va poimenzionata a parte l’espressione idiomatica
dòpa^tùt
“dopotutto”.
§ 8c. Connettori preposizionali concernenti la compresenza/concomitanza
Insèma
(+
a
) “insieme a”.Dipendedaverbi odanomi chedenotano reificazioni,
connettendo ad essi nomi con la funzione sintattica dimodificatori circostanziali
590
:
viene usato come alternativa più esplicita rispetto alla preposizione polisemica
con
per esprimere lacompresenzadi individui in relazioneallavicendadenotatadal verbo
o dal nome; cf., per es.,
i vàn insèm’^a lù
“vanno insieme a lui”;
un vjaàz^insèm’^a
tì al nem’intareésa^miìga
“un viaggio insieme a te nonmi interessa”.Adifferenza
di
con
, non può connettere unmeronimo ad un suo olonimo; sono dunque esclusi
sintagmi del tipo
na taàsa^insèm’^almànog
“una tazza insieme almanico”.
Sénsa
(
+
ø
) “senza”.Dipende innazituttodaverbi, ai quali connette frasi infinitive
oppurenomi, chehanno la funzione sintatticadimodificatori
591
; puòdipendereanche
danomi, compresi quelli che denotanooggetti.Quandodipendeda verbi onomi de-
notanti reificazioni, viene usatoper escludere determinate “circostanze”, la compre-
senza di individui o, al limite, l’uso di eventuali strumenti; cf., per es.,
l’é^partì
sénsa^diìr^na paroòla
“è partito senza dire una parola”,
a vaàg séns’^aspeteèr^la
sò^rispòsta
“vado senza attendere la sua risposta”,
a veén^sénsa^tì
“vengo senza di
589
L’intonazione ascendente dell’avverbio diventa qui semplice.
590
La funzione sintatticaè invecepredicativaquando il sintagmaaventecome testa
insèma
a
dipende dalla copula
ésor
, come, per es., nella frase
l’é^insèma^aj ragaàs
“è insieme ai ra-
gazzi”,
591
La funzione sintattica è invecepredicativaquando il sintagma avente come testa
sénsa
dipende dalla copula
ésor
, come, per es., nella frase
l’é^sénsa^i ragaàs
“è senza i ragazzi”,
l’
é^sénsa^sòld
“è senza soldi”.
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