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Azvén
(
+
a
) “vicino” /
atàca
587
(+
a
)
“accanto”.Dipendonodaverbi, ai quali con-
nettono nomi che hanno la funzione sintattica di obliquo; possono dipendere anche
da nomi.
Azvén
esprime avvicinamento o vicinanza, mentre
atàca
accostamento o
contiguitàecomparenel gruppo idiomatico
tacheèr’s^atàcaa
, cheè l’equivalentedi
it.
attaccarsi a
.Esempi:
i’m^veénn’^azvén
(/
ataàca
) “mi vengonovicino (/accanto”),
steèr^azvén
(/
atàca
)
^al muùr
“stare vicino (/accanto”) al muro”,
al peèl^azvén
(/
atàca
)^
almuùr
“il palo vicino (/accanto”) almuro”.
Cóntra
(
+
a
) “contro”.Dipendedaverbi, ai quali connettenomi chehanno la fun-
zione sintatticadi obliquo; puòdipendereanchedanomi.Quandodipendedaunverbo
dimovimento, segnalachequestohacomemetaun impattocontro l’oggettodenotato
dal nome retto dalla preposizione, come, per es. nella frase
andeèr^con lamàchina
cóntr’^anapjànta
“andarecon lamacchinacontrounalbero”; quando invecedipende
da
ésor
, il connettore
cóntraa
significa“contrarioa”,mentre l’interogruppo
ésor
^
cón-
tra a
significa semplicemente “opporsi a”, come, per es., nella frase
ésor^cóntr’^a
tùtj^il novitè
“essere contrario [= opporsi] a tutte le novità”. Quando infine dipende
da un nome,
cóntra
significa “appoggiato a”; cf., per es.,
al peèl^cóntr’^al muùr
“il
palo contro ilmuro”.
Traméza
/
daméza
588
(
+
a
) “tra”. Dipende da verbi, ai quali connette nomi che
hanno la funzione sintattica di obliquo; puòdipendere anche da nomi. Come si è an-
ticipatoesaminando lapreposizione
tra
, questoconnettorevieneusatoquando i punti
di demarcazionedi uno spaziocompreso tradi essi sonooggetti omogenei (al limite,
individui) denotati per mezzo di un nome/ pronome di numero plurale. Esempi:
la
baàla l’é^’ndeèda^a fniìr^traméz’^aj broòc
“la palla è andata a finire tra i rami”,
al
memèta^al bastón traméz’^al roódi
“mimette il bastone fra le ruote”,
al s’é^mìs^tra-
méz’^a loór
“si è intromesso fra loro”,
un nì^traméz’^aj broòc
“un nido tra i rami”.
§ 8b. Connettori preposizionali di tempo
Prìma
(+
ed
) “primadi”.Dipendedaverbi, ai quali connettenomi o frasi infinitive
che hanno la funzione sintattica di modificatori circostanziali; esprime un rapporto
di posteriorità rispetto alla vicenda denotata dal verbo reggente. Questo rapporto è
evidentequando
prìma ’d
introduce frasi infinitiveoppurenomi denotanti vicendeo
intervalli temporali; cf., per es.,
prìma^’d partiìr, a fnìs^al lavoór
“prima di partire
finisco il lavoro”,
j àn^comincè prìma^’d saveér^al noòstor^pareér
“hanno iniziato
primadi sapere lanostraopinione”,
a’s vedrèmaprìma^dla tò^parténsa
“ci vedremo
primadella tuapartenza”,
a veénprìma^’d siìra
“vengoprimadi sera”. In frasi quali
apartìsprìma^’dZvaàn
“partoprimadiGiovanni”,
prìma^’dPèrmaagh’é^Pjazénsa
il nomeè l’espressioneellitticadi una struttura semanticapiùcomplessa, chepuòve-
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L’intonazione ascendente dell’avverbio diventa qui semplice.
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In entrambi i casi l’intonazione ascendente dell’avverbio diventa semplice.
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