movimento, esprimeunacollocazione (senzacontatto) al di sopradi un’areapiuttosto
che unameta, come, per es., nella frase
voleèr^sóra^ala citè
“volare sopra la città”.
I nomi dai quali dipende denotano più spesso reificazioni; cf., per es,
feèr^preéza
sóra^lagénta
“farpresa sullagente”,
feèr^cónt sóra^al sò^fòrsi
“contare sulleproprie
forze”,
taàsa^sóra^almazné
“tassa sullamacina”.
Può segnlare inoltre l’ambito su cui verte una attività locutiva o uno scritto
581
; cf.,
peres.,
parleèr^sóra
(/
ed
)
^n’argomént
“parlaresuunargomento”,
n’artìcol^sóra^Pèrma
“unarticolo suParma”.
Insìma
(
+
a
) “su, in cima a”.Dipendedaverbi, ai quali connettenomi chehanno
la funzione sintattica di obliquo; puòdipendere anche da nomi.Adifferenza di
sóra,
esprimeuncontattocon laparte superioredi una superficie.Esempi:
andeèr^insìm’^al
tèć
“salire/ camminare sul tetto”,
andeèr^insìm’^al mónt
“salire sul monte”,
salteèr^insìm’^ala teèvla
“saltare sul tavolo”,
strajeèr^al formaàj insìma^ala pasta-
sùta
“cospargere il formaggio sulla pasta asciutta”,
ésr’^insìm’^ala pjànta
“essere
sull’albero”,
insìma^al tavlé a gh’é^n lìbor
“sul tavolino c’è un libro”,
la
cà^insìm’^ala coléⁿna
“la casa sulla collina”.
Sòta
(
+
a
/
ø
oeventualmente
ed
) “sotto”.Dipendedaverbi, ai quali connettenomi
che hanno la funzione sintattica di obliquo; può dipendere anche da nomi. Quando
dipende da un verbo di movimento, esprime unameta che si trova al di sotto della
parte inferiore dell’oggetto denotato dal nome o si situa nello spazio sottostante ad
una superficie.Quandodipendedaunverbo stativoodaunnome, si hauna colloca-
zionepiuttostocheunameta.Esempi:
andeèr^sòt’^ala teèvla
“andare sotto il tavolo”,
andeèr^sòt’^aàcua
“andare sott’acqua”,
ésor^sòt’^ala teèvla
“essere sotto il tavolo”,
ésor^sòt’^aàcua
“essere sott’acqua”. Viene usato in locuzioni idiomatiche che fun-
zionano come varianti degli avverbi, quali
sòt^màn
“sottomano”,
sòt^bànc
“sotto-
banco”
sòta^ceèva
“sottochiave”.
Combinata con
ed
, esprime un rapporto di subordinazione rispetto agli individui
denotati dal nome che dipende dal connettore preposizionale; cf., per es.,
lavoreèr
sòta^’d lù
“lavorare sotto di lui”.
Adòs
582
(+
a
) “addosso a”.Dipende da verbi, ai quali connette nomi che hanno la
funzione sintatticadi obliquo; ricorre inprimo luogonellecostruzioni
andeèr^adòs^a
vón
“investire uno”,
salteèr^adòs^a vón
“assalire uno”,
mètr’^il màn^adòs^a vón
“mettere le mani addosso a uno”. Va ricordato inoltre il sintagma idiomatico
feèr
^
l’òm^adòs^a vón
“sopraffare uno”.
581
E’ il “complemento di argomento” della grammatica tradizionale.
582
L’intonazione ascendente dell’avverbio diventa qui semplice.
167