inmacchina gli autisti” alla codificazione alternativa
a portarà^Zvaàn^inmàchina i
sefoór
“accompagnerannoGiovanni inmacchina gli autisti”.
Alcune costruzioni particolari
.
Vi sono taluni verbi (/gruppi verbali) che ammettono costruzioni con il clitico in-
distinto di 3a persona
a
(/
ø
) e il segno tonico in funzione di soggetto posposto al
verbo, ma non costruzioni alternative con il medesimo segno collocato prima del
verbo.
Vamenzionato inprimo luogo il sintagma idiomatico
ésro’gh
“esserci”, il cui sog-
gettoposposto è il rema della frase. Possonovenire usati conquesta funzione sintat-
ticanon solo i nomi (/pronomi),maanche le frasi infinitive rettedaunapreposizione;
cf., per es.,
a gh’é^tànta^génta
“c’è tanta gente”,
a gh’é^dil dòni
“ci sono delle
donne”,
a gh’é^còsti
“ci sono questi/ queste”,
a’n gh’é^miìga^da rìdor
“non c’è da
ridere”. Se poi il soggettoposposto è unpronome indefinitoquale
poòc
,
parèć
,
tànt,
troòp,
si ha il vincolo chenella frasedeve esserepresente il clitico
ni
(/
nin
) “ne”; cf.,
per es.,
a’gh n’é^tànt
(
/ poòc
) “ce ne sono tanti (/pochi)”.
Si può ricordare inoltre il riflessivopassivanteusato con formedi verbi denotanti
percezioni, processi conoscitivi, statimentali, atti comunicativi: anche in questa co-
struzione il soggetto posposto con il ruolo semantico di TEMAè il rema della frase.
Possono venire usati qui non solo nomi o pronomi, ma anche frasi introdotte per
mezzo della congiunzione subordinativa
che
. Esempi:
a’s vèda^’l cà
“si vedono le
case”≈
a’svèdach’j én^rivè
“si vedeche sonoarrivati”,
a’s leéza^d’il coòzimeèj^sin-
tiìdi
“si leggono cose mai sentite” ≈
a’s leéza che la stagión^l’é^graàma
“si legge
che la stagione è cattiva”,
a’s diìz ch’l’é^partì
“si dice che sia partito”
666
.
Alle costruzioni con il riflessivopassivante si avvicinaquelladi
saveér
usato con
il significatodi “sembrare”: il soggetto con il ruolo semanticodiTEMAviene collo-
cato dopo il verbo
saveér,
mentre l’obliquo con il ruolo semantico di SPERIMEN-
TATOREprecede questo.Vengonousate con la funzione di soggetto frasi converbo
finito introdottepermezzodella congiunzione subordinativa
che
oppure frasi infini-
tive introdotte permezzo della preposizione
ed
. Esempi:
a’m sà ch’i sìon^partì
“mi
sembra che siano partiti”,
a’t sà d’aveèr^zbaljè
“ti sembra di aver sbagliato”.
§ 3a. I segni accentati con la funzionedi soggettonelle frasi interrogative
Parteprima: inposizionepreverbale
Gli unici segni accentati compresi nel nucleo sono i pronomi
chì
e
cò
/
coòza
e i
nomi specificati da un aggettivo interrogativo (quale
che
o
cuànt
), mentre gli altri
possono funzionare soltantocomeelementi distaccati a sinistra (per es. nelle frasi
tì°,
sì’t^gnù?
“tu, sei venuto?”,
al ragaàs°, à’l^faàt^i cómpit?
“il ragazzo, ha fatto i com-
piti?”).
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In alternativa a questa frase si può usare la normale costruzione attiva
i
diìzon
ch’l’é^partì
“dicono che è partito”.
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