stituenti distaccati a destra con la funzione di soggetto vanno posti prima di questo;
cf. per es.,
lù°, ch’al vaàga!
“lui, che vada!”.
Dopo il verbo si possono inserire non solo forme del pronome personale tonico,
maanchenomi oppurepronomi dimostrativi o indefiniti.Le regole sono simili aquelle
viste sopraper le frasi assertive: quando il soggettopospostoèuna formadel pronome
personale tonico, si usanoper il cliticodel soggetto lenormali formedi singolare edi
plurale; quando, invece, èun segnodiversodaunpronomepersonale, si usa la forma
indistinta
a
. Cf., per es.,
ch’al vaàga^lù!
“che vada lui!”,
ch’i vaàgon^loór!
“che va-
dano loro!”,
ch’a vaàga^la ragaàsa!
“che vada la ragazza!|”,
ch’a vaàga^’l ragaàsi!
“chevadano le ragazze!”. In tuttequeste frasi il segnocon la funzionedi soggettopo-
sposto al verbo è la sede della prominenza tonica della frase in quanto ne costituisce
il rema.
§ 4b. Frasi desiderative
Come si è visto nel capitolo precedente, in queste frasi il pronome clitico, usato
al singolare e alla 3a plurale, viene posposto al verbo.
Si riscontrano talune affinità con le frasi imperative: quando viene collocato di-
nanzi al verbo, un segno tonicocon la funzionedi soggettoèuncostituentedistaccato
a sinistra (cf., per es.,
mì°, podìs’ja^andeèr!
“io, potessi andare!”); quando invece
segue il verbo, può essere non soloun costituente distaccato a destra,ma anche gra-
vitare nell’area del nucleo funzionando come rema della frase, della quale ospita la
prominenza tonica. Se il segno che gravita nell’area del nucleo è unpronome perso-
nale, si usa il clitico del soggetto con le normali forme di singolare e plurale, co-
struendo frasi quali
podìs’ja^andeèr^mì!
“potessi andare io!”
, podìs’t^andeèr^tì!
“potessi andare tu!”
, podìs’l^andeèr^lù!
“potesse andare lui!”
, podìs’la^’ndeèr^lè!
“potesseandare lei!”
, podìsn’^andeèr^nueètor!
“potessimoandarenoi!”
, podìsv’^an-
deèr^vueètor!
“poteste andare voi!”
, podìsni^’ndeèr^loór!
“potessero andare loro!”.
Se il medesimo segno tonico è un nome o pronome diverso da quelli personali, non
sonoammessi invececlitici del soggetto (nemmenoda
a
) evannousate formeverbali
di 3a singolare; cf., per es.,
podìs^andeèr^al ragaàs!
“potesse andare il ragazzo!”,
podìs^andeèr^i ragaàs!
“potessero andare i ragazzi!”,
podìs^andeèr^còsti^chì
“po-
tessero andare questi!”.
§ 5. Il soggettonelle frasi secondarie
§ 5a. Nelle frasi con verbo finito
Tuttequeste frasi sono accomunatedal fatto che il pronome clitico in funzionedi
soggetto precede sempre il verbo reggente.
Va riservato un posto a parte alle frasi secondarie connesse con quella reggente
permezzodi un segno con la funzionedi soggetto, chenell’ambitodi esseoccupa la
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