verse, tra le quali spiccano quelle di complemento oggetto diretto e di specificatore
circostanziale, che sono le più usuali.
§ 5b1. Nelle costruzioni in cui le infinitive funzionano come complemento
oggetto
La testadi tali costruzioni può: (1) esprimere la fasedi unavicenda, come
comin-
ceèr
(+
a
) “iniziare”,
mètro’s
(+
a
) “mettersi [= iniziare]”,
fniìr
(+
ed
) “finire”,
zmètor
(+
ed
) “smettere”,
continueèr
(+
a
) “continuare”; (2)presentareunavicendadal punto
di vista delle intenzioni del soggetto, come
sarcheèr
(+
ed
) “tentare” e
riusiìr
(+
a
)
“riuscire”; (3) essere un verbo ausiliare come
vreér
“volere”,
podeér
“potere”,
aveéro’gh
(+
da
) “dovere”; (4) esprimere una disposizione (/azione) mentale; (5)
esprimere un atto comunicativo; (6) esprimere una sensazione/ percezione. Va ag-
giuntoche in (4) e (5) la frase infinitivaècollegataal verbo reggentepermezzodella
preposizione
ed
,mentre in (6) senza l’ausilio di preposizioni.
In (1), (2), (3) e (4) si tende a non esprimere il soggettodella frase infinitiva, che
è coreferenziale con il soggetto di quella reggente. Esempi:
al comìncia^a lavoreèr
“inizia a lavorare”,
al fnìsa^’d lavoreèr
“finiscedi lavorare”,
mèt’t^a scrìvor!
“inizia
a scrivere!”,
al voól^andeèr^a cà
“vuole andare a casa”,
a’l poòs^feèr
“posso farlo”,
a’gh avì^da lavoreér
“dovete lavorare”,
al pénsa^’d partiìr
“progetta di partire”,
al
pénsa d’esor^fùrob
“ritiene di essere furbo”,
at sì^contént d’ésor^chì
“sei contento
di essere qui”,
l’à^deciìz ed scrìvor
“ha deciso di scrivere”,
a sperèma’^d vénsor
“speriamo di vincere”,
l’é^rjusì^a vénsor
“è riuscito a vincere”. Per (3) e (4) è am-
messapure l’eventualitàdi esprimere il soggettodella frase infinitivaconunpronome
personale tonicoper segnalarecheessoè il remacontrastivo: il pronomevieneposto
alla destra della forma di infinito edospita la prominenza tonica della frase, oltre ad
avere l’intonazione discendente; cf., per es.:
a’l poòs^feèr
^
mì
“posso farlo io”,
a’gh
avì^da^lavoreér^vueètor
“dovete lavorare voi”,
al peénsa’^d partìr^lù
“progetta di
partire lui”,
al peénsa d’esor^fuùrob^lù
“ritiene di essere furbo lui”. Il medesimo
principio vale anche per (1): diversamente da (3) e (4), in alternativa si può inserire
il pronome personale sede della prominenza tonica davanti alla forma di infinitoper
evidenziare che esso è il rema della frase reggente piuttosto che di quella infinitiva.
Esempi:
al comìncia^lùa lavoreèr
“inizia lui a lavorare”/
al comìncia^a lavoreèr^lù
“inizia a lavorare lui”,
al fnìsa^lù ed lavoreèr
“finisce lui di lavorare”/
al fnìsa’^d la-
voreèr^lù
“finisce lui di lavorare”.
In (5) si tende ugualmente a lasciare inespresso il soggetto della frase infinitiva,
che è coreferenziale con quello della frase reggente quando si fa una promessa, ma
con il complementooggetto indiretto (espressoo inespresso)quando si comunicauna
richiesta/ sollecitazione.Esempi:
al s’à^promìs edgniìr^dmàn
“ci hapromessodi ve-
niredomani”,
a’ghò^dmandèed speteèro’m
“gli hochiestodi aspettarmi”,
im’àn^dìt
ed partiìr
“mi hanno detto di partire” ≈
j àn^dìt^a Zvaàn ed partiìr
“hanno detto a
Giovanni di partire”,
i se scrìvon ed gniìr^a cà
“ci scrivono di tornare a casa” ≈
i
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