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espresso quando nella frase attiva corrispondente compare un segno tonico con la
funzionedi soggetto,mentre rimane inespresso incasocontrario, inquantouna scelta
diversapotrebbe cambiare il sensodella frase
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.Anziché frasi aventi come soggetto
un segno tonicoposposto al verbo, si puòusare anche l’alternativa delle frasi scisse,
che nel parlatova indubbiamente preferita alla costruzione passiva, tipica dello stile
“libresco”; tuttavia tali frasi spostano l’elemento focale della domanda in posizione
iniziale, mettendolo in primo piano. Ecco alcuni esempi:
Zvaàn j’al portràn
^
inmà-
china^i sefoór
“Giovanni lo accompagneranno in macchina gli autisti” =
Zvàn al
sarà^portè^in màchina daj sefoór
“Giovanni sarà accompagneranno in macchina
dagli autisti” =
j’én^i sefoór ch’a portrà Zvaàn inmàchina
“sono gli autisti che ac-
compagnerannoGiovanni inmacchina”
/ i saràn
(/
a sarà
)
^i sefoór a porteèr Zvaàn
inmàchina
“saranno gli autisti ad accompagnareGiovanni inmacchina”,
i putén a
j’à^vìst^un noòstr’^amiìg
“i bambini li ha visti un nostro amico” =
i putén
j’én^stè^vìst^da un noòstr’^amiìg
“i bambini sono stati visti da un nostro amico” =
l’é^un noòstr’^amiìg ch’à^vìst^i putén
“è un nostro amico che ha visto i bambini”/
l’é^stè^un noòstr’^amiìg a^vèdr’^i putén
“è stato un nostro amico a vedere i bam-
bini”. L’alternativa delle frasi scisse è esclusa invece in corrispondenza a
Zvaàn i
l’àn^portè^a cà
“Giovanni l’hannoportato a casa”=
Zvaàn l’é^stè portè^a cà
“Gio-
vanni è statoportato a casa”,
la ragaàsa i l’operaràndmàn
“la ragazza l’opereranno
domani”=
la ragaàsa la sarà^opereèda dmàn
“la ragazza sarà operata domani”.
(b) Frasi interrogative
Pure nell’ambito delle frasi interrogative che attendono risposta “sì” o “no”, un
segno tonico
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con la funzionedi complementooggettopuò essereun elementopre-
nuclearecollocatoprimadel verboperchéconesso si riprendeun’informazionenota.
Se la forna verbale è l’unico elemento tonico oltre ad esso, la domanda verte sulla
realizzazionedellavicendastessa. Il soggettovieneespressopermezzodiuncliticopo-
spostoal verbo, il cui usononè influenzatodal fattoche la frasecontengaunelemento
prenuclearecon la funzionedi complementooggetto
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.Cf., per es., frasi quali
al putén
l’ò’ja^vìst?
“il bambino l’ho visto?”,
al lavoór al fareè’t?
“il lavoro lo farai?”,
al lìbor
al scrìvo’l?
“il libro lo scrive?”,
la lìtra la scrivaraà’la?
“la lettera la scriverà (lei)?”.
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Per rendersi contodi ciò, si prendanocoppiedi frasi quali
al puténa l’ò^vìst
“il bambino
l’ho visto”
≈ al putén l’é^stè vìst
da mì
“il bambino è stato visto da me”,
la ragaàsa a
l’èma^braveèda
“la ragazza l’abbiamo sgridata”
≈la ragaàsa l’é^steèda^braveèda
danueètor
“la ragazza è stata sgridata da noi”,
al ragaàs i l’an^vìst^aPèrma
“il ragazzo l’hannovisto a
Parma”
≈ al ragaàs l’é^stè^vìst aPèrma
“il ragazzo è stato visto a Parma”.
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Tale segnoèovviamentediversodai pronomi interrogativi edai nomimodificati daun
aggettivo interrogativo.
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Basta separare il complemento oggetto con una pausa da quanto lo segue per ottenere
un costituente distaccato a sinistra, che non comportamutamenti semantici sensibili rispetto
all’usocomeelementoprenucleare; cf., per es.,
al putén, l’ò’ja^vìst?
“il bambino l’hovisto?”,
al lavoór, al fareè’t?
“il lavoro lo farai?”,
al lìbor, al scrìvo’l?
“il libro lo scrive?”,
la lìtra, la
scrivaraà’la?
“la lettera la scriverà (lei)?”.
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